Dentro la mente di un jihadista

venerdì 24 aprile 2015


Una donna spagnola sposata con un jihadista marocchino ha dato alla luce il primo cittadino spagnolo nato nello Stato Islamico. Il padre del bambino, il 28enne Mohamed Hamdouch, è famoso per la sua efferata brutalità e crudeltà, dentro e fuori il campo di battaglia. L’uomo è conosciuto in Spagna come il “Boia di Castillejas”, per via della sua propensione a postare foto che lo ritraggono sorridente mentre tiene in mano le teste dei soldati siriani.

La madre del bambino si chiama Asia Ahmed Mohamed ed è originaria dell’enclave spagnola di Ceuta situata nel Nord Africa. La donna ha sposato Hamdouch dopo che lui le ha dato in dote un giubbotto esplosivo. In Spagna, la legge sulla cittadinanza stabilisce che chi nasce da un genitore spagnolo diventa cittadino e lo diventa anche chi nasce nello Stato Islamico (Is). Secondo le ultime stime, oltre 100 cittadini spagnoli si sono uniti all’Is, comprese almeno tre donne, il che significa che potrebbero esserci in arrivo più “bambini jihadisti” di nazionalità spagnola.

Un nuovo rapporto redatto dal giornalista investigativo spagnolo José Maria Gil Garre, che lo scorso anno ha condotto una serie di esclusive interviste con Hamdouch, offre un’idea inquietante dell’ideologia e della mentalità religiosa di Hamdouch e di sua moglie, il cui impegno per la jihad sembra essere completo e totale. L’analisi dà un’idea della sfida con cui la Spagna e altri paesi occidentali dovranno fare i conti quando si troveranno di fronte una generazione di genitori jihadisti in possesso di passaporti occidentali che potrebbero inculcare ai loro figli “occidentali” dei valori che sono radicalmente anti-occidentali.

Il documento mostra anche come i jihadisti occidentali giustifichino la loro brutalità sulla base di chiare istruzioni contenute nel Corano e in altri scritti islamici. Come tale, il rapporto smonta le affermazioni del presidente americano Barack Obama e di altri leader occidentali secondo i quali lo Stato Islamico non ha nulla a che fare con l’Islam. Garre descrive Hamdouch come uno dei “più biechi e spregevoli” jihadisti che “pubblica regolarmente foto che lo ritraggono con in mano teste mozzate, mentre crocifigge uomini che poi decapita, e video che mostrano torture e uccisioni di estrema crudeltà”.

Hamdouch – che si fa anche chiamare Abu Tasnim Al Magribi, Kokito Castillejas e Kokito Yu – proviene da una cittadina povera del nord del Marocco chiamata Fnideq (Castillejas in spagnolo), che è situata a soli due chilometri da Ceuta (che è territorio spagnolo). Pare che l’uomo sia stato reclutato da Mustafá Maya Amaya, un convertito spagnolo all’Islam che è nato in Belgio ma che si è stabilito a Melilla, un’altra enclave spagnola del Nord Africa. Amaya è stato arrestato nel marzo 2014.

Secondo i genitori, Hamdouch, che è arrivato in Siria nel 2013, si è radicalizzato attraverso Internet, dove ha scoperto il takfirismo, una corrente del salafismo che difende un’interpretazione letterale del Corano e che giustifica gli atti di estrema violenza per ricreare il Califfato islamico. Nel suo scritto, Garre riporta un’intervista in cui ha chiesto a Hamdouch che ne pensasse delle decapitazioni. E l’uomo ha replicato:

“Non siamo venuti per uccidere i civili o i musulmani. Al contrario, vogliamo aiutare i musulmani siriani e garantire che la nostra religione e quella dei nostri fratelli trionfi. Vogliamo applicare la legge della Sharia - che è la nostra Costituzione - adottando un modello di Califfato come voluto dal Profeta Maometto. Queste teste mozzate appartengono ai traditori e agli agenti degli Stati Uniti e Al Salul (un termine dispregiativo per indicare il potere saudita), che ricevono aiuto dall’America, dai paesi dell’Europa e del Golfo Persico per garantire che lo Stato Islamico non si estenda in Iraq, a Sham (la Grande Siria) e presto a Roma. Noi combattiamo in Siria ma i nostri occhi sono fissi sulla Palestina”.

In un’altra intervista, Hamdouch ha approfondito alcuni punti:

“Sono musulmano. La prima cosa che si deve fare è imparare. L’Islam è la migliore di tutte le religioni. La decapitazione è contemplata nell’Islam. Vi esorto a leggere le Sure (i capitoli) di Al-Anfal (8), At-Tawbah (9) e Mohammed (47). Se le leggerete, vedrete che Allah ci ha autorizzato a decapitare una certa categoria di persone come gli apostati e i traditori, cosa che erano quelli che abbiamo giustiziato”.

E poi ha aggiunto:

“Le mie convinzioni provengono da ciò che Allah ha detto: Dovete uccidere i miscredenti, a prescindere dal fatto che siano musulmani o atei. Noi lottiamo contro tutti i miscredenti, ad eccezione di quelli che tornano all’Islam. Questi li graziamo perché Allah è indulgente e misericordioso. Ciononostante, lotteremo contro chiunque si oppone a noi e non li grazieremo. Li uccideremo immediatamente”.

Garre ha chiesto a Hamdouch di commentare l’idea che l’Islam non tollera la violenza perpetrata in Siria. E lui ha risposto:

“Giuro in nome di Allah che questa non è violenza. Noi difendiamo la nostra religione. I mezzi d’informazione sono contro di noi. Giuro su Allah che noi siamo le persone più dolci e indulgenti. Decidiamo di combattere perché non ci sia più ingiustizia. Non so se lo sai, ma lo Stato Islamico ha liberato migliaia di prigionieri, tra cui donne, bambini e anziani. Inoltre, molte donne sono state violentate nelle prigioni da sciiti e hanno partorito in quelle prigioni”.

In un’altra intervista, Hamdouch ha citato la Sura 9:24 del Corano che invita tutti i musulmani, uomini e donne, a unirsi alla jihad. Egli ha detto:

“C’è un’opinione unanime e globale che la jihad è un obbligo, non vi è alcuna necessità di ottenere il permesso dei genitori. Le mogli sono obbligate a offrirsi per la jihad, senza l’autorizzazione del loro sposo”.

Quando Garre ha chiesto a Hamdouch quali fossero gli obiettivi futuri dello Stato Islamico, il jihadista ha nuovamente rimarcato la priorità di “liberare” la Palestina. “Ora concentriamo l’attenzione sulla Palestina, poi sull’Europa e sul mondo intero, se Allah lo vorrà”.

E alla domanda se avesse intenzione di fare ritorno in Marocco, l’uomo ha detto:

“Sì, voglio tornare! Non a vivere lì ma a conquistare. E non solo il Marocco, ma il mondo intero. Queste non sono le mie parole, ma quelle del Profeta. Ascoltate! Questa è la mia religione e io ne sono consapevole. Questo è il nostro Corano, che noi consideriamo la nostra Costituzione. Il quarto versetto della Sura di Maometto così recita: “Quando (in combattimento) incontrate i miscredenti, colpiteli al collo finché non li abbiate soggiogati, poi legateli stretti”.

Dopo aver visto le foto di Hamdouch che lo ritraevano mentre brandiva le teste mozzate di cinque soldati siriani, Garre ha avuto con l’uomo uno scambio di email:

Garre: “Kokito non vuoi parlare con me? Ho visto una tua foto con le teste decapitate di alcuni uomini. Sei un criminale. Sarai destinato all’inferno. Hai paura di parlare, o cosa?”.

Hamdouch: “Non ho paura di nessuno, tranne che di Allah! Con il terrorismo vi raggiungeremo in Spagna. E raggiungeremo anche gli Stati Uniti”.

Hamdouch: “Avete due opzioni. Convertirvi all’Islam e in questo caso sarete rispettati o pagare la tassa degli umiliati (jizya). Se rifiutate di accettare una di queste due possibilità, le nostre relazioni future saranno cruenti. Finirete per essere decapitati”.

Garre: “Sei un terrorista. Sei un criminale. Sei un apostata”.

Hamdouch: “E Israele non è terrorista? Vedrete che in futuro lo Stato di Israele sarà cancellato dalla cartina geografica! Innanzitutto distruggeremo tutti coloro che proteggono Israele, come il Libano, la Giordania, l’Arabia Saudita e l’Egitto. Questi Paesi proteggono Israele. Sono cani israeliani e hanno venduto la Palestina”.

Secondo Garre, Hamdouch ha conosciuto sua moglie Asia grazie ai social media, mentre la donna cercava di ottenere informazioni su suo fratello 19enne, Younes Ahmed Mohamed, che è stato ucciso sul campo di battaglia, a quanto pare all’inizio del 2014. Hamdouch le disse che suo fratello era morto come attentatore suicida. Asia e Hamdouch si sono sposati con una cerimonia religiosa a distanza perché lei si trovava a Ceuta e lui in Siria. A quanto sembra, il matrimonio per procura è stato convalidato in Spagna. Secondo Garre, Asia si recò in Siria nel giugno del 2014 e i due si stabilirono ad al-Atareb, una città strategica nel nord della Siria. Il 15 marzo scorso, la donna ha partorito un figlio che è il primo cittadino spagnolo nato nello Stato Islamico.

Garre ha chiesto a Hamdouch se è vero che ha regalato alla moglie un giubbotto esplosivo. E lui ha replicato: “Sì, è vero. La dote è stata un giubbotto esplosivo. È ciò che mi ha chiesto mia moglie”. Quando poi gli ha domandato se la donna fosse disposta a usarlo, il jihadista ha detto: “Spero che Allah l’aiuti. In ogni caso, siamo disposti a condurre un’operazione perché ci troviamo in una terra di guerra e tradimenti. Spero che Allah ci aiuti a mantenere fermi i nostri passi”.

 

(*) Gatestone Institute

Traduzione a cura di Angelita La Spada


di Soeren Kern (*)