Gli “Europopulismi”

Dove finisce la democrazia e inizia il populismo? A sentire i grandi sacerdoti della politica nazionale ed europea, populismo è comunque e sempre ciò che va contro la volontà di chi decide dall’alto, all’interno di gruppi chiusi di potere. Maastricht, l’euro, i trattati europei, Dublino I, II, e III compresi, nascono e si realizzano nella mente e nella ristretta cerchia degli “Illuminati”. Del resto, appena questi ultimi hanno lasciato che si aprisse un varco, come in Francia, dando voce all’opinione pubblica con un referendum popolare sulla “Costituzione” (detta “Convenzione”, cioè qualcosa di molto più scadente, sul piano formale) -redatta dagli “Illuminati” - si è ottenuta una sonora bocciatura, che ha messo la parola “fine” sulle prospettive di unità politica dell’Unione europea.

Per capire meglio, prendiamo ad esempio il patto scellerato che si cela dietro l’ingresso dell’Italia nell’euro, fortemente osteggiato dalla Germania, che temeva le ricadute negative dell’indebitamento pubblico italiano sul nuovo sistema monetario. La soluzione di compromesso fu trovata con un cambio-capestro e l’omissione di tutti i controlli sul suo mantenimento nel tempo. Con il risultato devastante che, ad appena un anno dall’introduzione della moneta unica, non solo il potere di acquisto delle famiglie italiane si trovò falcidiato del 50 per cento ma, per di più, i risparmiatori italiani dovettero subire il raddoppio letterale dei prezzi degli immobili e, di conseguenza, dei mutui bancari erogati in euro, responsabili della creazione di una bolla immobiliare italiana!

Domanda: come mai l’istituto di statistica italiano non ha “mai” misurato nel periodo 2001-2003 l’enorme inflazione in lire semplicemente causata dal “change-over”? Nessuno davvero si è reso conto che, appena nel 2002, un genitore, per acquistare un appartamento a suo figlio, ha dovuto spendere esattamente il doppio di un anno prima facendo mancare la controparte di investimento a beneficio del figlio stesso per l’avvio di un’attività imprenditoriale? Davvero è populismo denunciare questa sorta di genocidio economico di un Paese? E perché si sta facendo del tutto per impedire ai greci di esprimersi con un referendum popolare sull’euro e sulla Ue? Come mai i trattati sull’allargamento dell’Unione prevedono soltanto clausole di inclusione e non di successiva rinuncia all’adesione?

E qui vengo al “core” del problema, evidenziato buon ultime dalle elezioni politiche in Danimarca che hanno visto un clamoroso e inaspettato successo dei “populisti” antieuropei di destra. Ma, gli Illuminati si rendono conto che le difficoltà economiche e il disagio sociale crescente (e, per ora, “irreversibili”!) hanno come unico sbocco possibile la cruenta riedizione dei totalitarismi (che poi, sono delle affermazioni utopiche portate avanti anche con la forza delle armi)? Che razza di strano animale politico è, oggi, l’Europa? Perché gli Illuminati non si fanno da parte e lasciano la parola finale ai loro “Popoli”?

Penso, in particolare, all’elezione di un’Assemblea Costituente, a seguito dell’esito positivo di un referendum popolare che abbia a oggetto il seguente quesito (da sottoporre a 500 milioni di europei!): “Vuoi tu un’Europa federale, con una politica, una moneta, una fiscalità, una difesa e una sicurezza comuni?”. E mi chiedo: è “Populismo” questo, o vera democrazia dal basso? Purtroppo, la vera libertà nasce nella testa degli individui. E, oggi, le teste sono desolatamente vuote. Del resto, l’Europa non ha nemmeno una lingua comune per provare a costruire una sua cultura continentale, uscendo così dal ghetto geografico e mercantilistico che la contraddistingue!

Le “anime belle” fanno finta di ignorare (strano, però: nessuno che ricordi come si affermò il potere della macina nazista, con le sue persecuzioni razziali in difesa della purezza ariana!) che le popolazioni europee e autoctone, appena si sentono pressate dall’immigrazione irregolare oltre una soglia critica (statisticamente individuabile) tendono a diventare xenofobe (vedi Ungheria, Danimarca, Francia...), privilegiando i partiti nazionalisti, per la chiusura delle frontiere.

Noi ci siamo lasciati imporre l’Europa germanica, mentre “Loro” (i tedeschi) hanno ottenuto la riunificazione sacrificando il marco e imponendo agli altri una Ue “impolitica e tecnocratica”, che tiene fuori dalla porta la santa madre Russia per volere degli Usa. Altrimenti, il cartello mediorientale suo alleato a chi li dovrebbe vendere milioni di barili di petrolio al giorno? Ecco perché, in fondo, nemmeno la Grecia che guarda a Mosca potrà mai abbandonare la nave comune che affonda!

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 17:46