Attacco a Londra: 7 morti, 21 feriti gravi. Caccia ai complici, l’Isis rivendica

È di 7 morti (oltre ai tre terroristi), tra cui un francese e un canadese, il bilancio dell'attacco condotto nella notte tra sabato e domenica nel cuore di Londra. 36 i feriti, ventuno versano "in condizioni critiche", tra i quali un poliziotto. E ieri sera l'agenzia Amaq, organo di comunicazione dell'Isis, ha rivendicato l'attacco a Londra, specificando che è stato opera dei combattenti del 'Califfato', "secondo le sue fonti". Lo ha reso noto Rita Katz, direttrice del Site, su Twitter. Il sottosegretario agli esteri Enzo Amendola è tornato a ribadire che, al momento, non ci sono italiani tra le vittime dell'attentato.

Nel nome di "Allah", a soli 4 giorni dal voto dell'8 giugno, il sangue versato dal terrorismo islamico colpisce ancora la Gran Bretagna. Prima sul London Bridge, ponte simbolo della capitale, dove un pulmino ha investito diversi pedoni e ne sono poi usciti tre aggressori che hanno accoltellato altri passanti; quindi nella zona di Borough Market, dove lo stesso commando ha continuato la sua azione di morte prima di cadere sotto i colpi della polizia.

Continua intanto senza sosta il lavoro di intelligence. La polizia ha compiuto un raid a East Ham, dopo quello a Barking, concluso con 12 arresti. È qui che gli agenti hanno trovato l'appartamento di uno dei terroristi, un uomo dai tratti mediorientali, sposato e con dei figli. Ed è qui che, secondo le testimonianze di un vicino, uno dei killer è stato espulso dalla moschea locale. "Lui non voleva andarsene - ha detto - e fu mandato via con la forza". Iniziano a delinearsi anche i particolari di quegli otto minuti di terrore trascorsi dall'inizio dell'assalto al London Bridge all'uccisione dei tre terroristi. Per bloccarli, ha spiegato Rowley, sono stati sparati 50 colpi da otto agenti, uno dei quali è finito contro un passante che però non è in pericolo di vita. La polizia ora non esclude che i tre terroristi abbiano avuto complici esterni al commando tuttora da individuare.

Dopo il duro discorso pronunciato ieri mattina, Theresa May è andata a trovare i feriti in ospedale, mentre la Regina ha "pregato per le vittime" dell'attacco. "Questo è il terzo attacco in tre mesi in Gran Bretagna", ha detto la premier britannica Theresa May. "Gli attacchi non sono collegati ma siamo di fronte a un nuovo trend: il terrorismo chiama il terrorismo e gli assalitori vengono ispirati da altri assalitori", ha aggiunto la premier. "Enough is enough, quando è troppo è troppo". "Le cose devono cambiare", ha aggiunto.

"Dobbiamo smettere di essere politicamente corretti e occuparci della sicurezza per la nostra gente. Se non ci facciamo furbi potrà solo peggiorare", ha scritto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in uno di una serie di tweet all'indomani degli attacchi a Londra. "I terroristi - ha detto il sindaco di Londra Sadiq Khan - hanno in odio la nostra democrazia. Giovedì dobbiamo andare a votare per difendere la civiltà, i diritti umani e la democrazia". Tories e Labour hanno comunque temporaneamente sospeso la campagna elettorale.

La polizia ha invitato i cittadini a inviare filmati o foto alla polizia e ha inoltre invitato tutti a segnalare persone sospette. "È un momento difficile, capisco che la gente abbia paura. Vorrei che i londinesi e i turisti restassero calmi, vigili e attenti". Lo ha detto Cressida Dick, comandante di Scotland Yard in un punto con la stampa dopo l'attentato. "Se vedete qualsiasi cosa che vi preoccupa, una persona o una cosa anche se non è significativa per favore contattateci sulla linea anti-terrorismo", ha aggiunto invitando "le persone a continuare a vivere normalmente".

Aggiornato il 05 giugno 2017 alle ore 12:29