Venezuela, l’opposizione contesta il voto: brogli

La Tavola dell’unità democratica (Mud), che riunisce i partiti contrari a Maduro, non riconosce il risultato delle elezioni amministrative annunciato dal regime di Maduro.

Contestazioni, quelle dell’opposizione venezuelana, che dipendono “non soltanto per tutte le violazioni che sono state commesse durante il processo” elettorale, a partire dalla sostituzione dei candidati e dallo spostamento del seggio elettorale, ma anche per “la violazione del diritto di eleggere ed essere eletto”. Qualche ora prima Tibisay Lucena, presidente del Consiglio nazionale elettorale, aveva annunciato la vittoria dei chavisti con la conquista di 17 governatorati su un totale di 22, anche se i sondaggi indicavano che i candidati d’opposizione avrebbero avuto serie chance di imporsi in 15 Stati su 23, con possibili vittorie in altri 5. Solo in tre circoscrizioni era prevista una vittoria chavista.

Il voto, che chiamava 18 milioni di aventi diritto, era considerato dagli osservatori un banco di prova per la tenuta del potere chavista. E ancora una volta, se ce ne fosse stato ancora bisogno, si è avuta la prova che il regime di Maduro sta scivolando sempre più verso la dittatura. 

Aggiornato il 16 ottobre 2017 alle ore 13:29