Igor, interrogato in Spagna, accetta l’estradizione

lunedì 18 dicembre 2017


“Igor” ha risposto in italiano alle domande del giudice spagnolo Carmen Lamela e ha accettato, non opponendosi al mandato di arresto europeo, di essere consegnato in Italia per essere processato per gli omicidi commessi ad aprile tra Bolognese e Ferrarese. Secondo quanto filtra da ambienti investigativi italiani l’eventuale consegna, è emerso sempre dall’udienza di convalida in Aragona, avverrà dopo i processi per i tre omicidi in Spagna del 14 dicembre. Nell’interrogatorio Igor ha detto di essere in Spagna da settembre. L’udienza si è tenuta nel tribunale di Alcaniz, nella provincia di Teruel dove stati commessi gli omicidi. In videoconferenza lo ha interrogato il giudice dell’Audiencia Nacional di Madrid, competente - come in Italia le Corti di Appello - per i mandati d’arresto europei come quello emesso nei confronti del killer di Budrio e Portomaggiore. Gli investigatori ritengono che nell’ultimo mese sia stato tra Valencia e la zona dell’Aragona in cui è stato arrestato, un’area in cui sono stati segnalati diversi furti in casolari agricoli, di prosciutti o altri generi alimentari. La Guardia Civil stava cercando una banda di romeni, ma il responsabile potrebbe essere lo stesso Feher. Ora anche questi elementi saranno condivisi tra i carabinieri e le forze di polizia spagnole.

Secondo la ricostruzione ufficiale fornita dagli investigatori spagnoli ai carabinieri italiani, Igor è stato preso vivo perché era uscito di strada con il pick-up che aveva appena rubato ed è svenuto. Il serbo è stato catturato  alcune ore dopo aver ucciso a El Ventorillo un allevatore e due agenti della Guardia Civil che stavano indagando su alcune rapine commesse nei giorni precedenti. Quando si era trovato di fronte i due agenti e si è visto braccato Igor ha fatto fuoco e ha ucciso, come era successo in Italia con la guardia ecologica volontaria Valerio Verri, di pattuglia l’8 aprile nelle valli del Mezzano (Ferrara). Se non fosse svenuto, sono convinti gli investigatori, avrebbe continuato a lottare con le armi: aveva con sé due pistole e altre due le aveva rapinate agli agenti.


di Redazione