La scomparsa della scrittrice “Miss Himalaya”

La scomparsa di Elizabeth Hawley. La giornalista e scrittrice americana è morta in ospedale a Kathmandu, in Nepal, all’età di 94 anni. È nota nel mondo dell’informazione come “Miss Himalaya”, per via delle cronache delle spedizioni sull’Everest e sul K2.

Ha scritto migliaia di articoli e numerosi libri a proposito delle spedizioni sulle montagne più alte del mondo. Nasce il 9 novembre 1923 a Chicago, Hawley studia all’Università del Michigan e lascia il lavoro a New York come documentarista per la rivista Fortune. L’obiettivo è quello di compiere un viaggio intorno alla terra.

È il 1960 quando visita per la prima volta il Nepal. Vi si stabilisce tre anni dopo, a Kathmandu. È corrispondente dell’agenzia Reuters, poi della United Press, in seguito del quotidiano inglese The Guardian, del Time e di una serie di riviste specializzate sull’alpinismo.

Per più di cinquant’anni prende appunti e documenta le spedizioni sugli 8mila metri. È amica di grandi himalaysti come Edmund Hillary e Reinhold Messner.

Nel 1991 Hawley, insieme a Richard Salsbury, inizia a trasferire sul computer tutto il suo lavoro scritto a mano, dando vita all’Himalayan Database, vera miniera d’informazione per l’alpinismo himalayano.

Scrupolosa e aggressiva, a volte tagliente, apprezzata ma spesso temuta, ha rappresentato un archivio vivente di informazioni. La sua avventura giornalistica è stata raccontata nel libro “Ti telefono a Katmandu. La storia di Elizabeth Hawley” di Bernadette McDonald, pubblicato in italiano da Cda & Vivalda, nel 2007.

Aggiornato il 07 marzo 2018 alle ore 12:01