Una nuova strada per l’estradizione di Cesare Battisti

Spiragli di luce sulla possibile estradizione del terrorista che militò nei Proletari Armati per il Comunismo (Pac), Cesare Battisti. Da anni latitante in Sudamerica. In Brasile, Paese che lo ospita, il procuratore generale della Repubblica, Raquel Dodge, ha annunciato che il governo del presidente Michel Temer potrebbe riconsegnare al governo italiano Battisti. Dodge ha confutato la tesi dell’avvocato difensore del terrorista, secondo il quale il decreto firmato dall’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva (che gli concedeva un visto permanente) sarebbe irrevocabile.

Nel settembre scorso, il governo italiano ha chiesto al Brasile di rivedere la decisione di Lula. Un mese dopo, Battisti è stato arrestato dalla polizia brasiliana mentre tentava di varcare la frontiera con la Bolivia con 6 mila dollari e 1.300 euro in contanti non dichiarati. L’ex militante dei Proletari Armati per il Comunismo è condannato in Italia per quattro omicidi avvenuti nel corso degli anni Settanta. Nel 2009, la Corte Suprema brasiliana ne approvò la sua estradizione in Italia, ma lasciò la decisione finale all’allora presidente Lula che gli concesse il visto permanete nel Paese Latino Americano.

Aggiornato il 14 marzo 2018 alle ore 11:47