Caso Skripal: “Contatto con nervino in casa”

Novità sul caso Skripal. La polizia britannica è giunta alla conclusione che il contatto fatale con l’agente nervino che ha gravemente intossicato il 4 marzo a Salisbury l’ex spia russa Sergei Skripal e sua figlia Yulia, sia avvenuto toccando la porta d’ingresso di casa.

Lo riferisce Scotland Yard. Sembrano così cadere le ipotesi della sostanza chimica nella valigia di Yulia proveniente da Mosca e nel sistema di ventilazione dell’auto usata dalla coppia.

L’affare Skripal, per Mosca, è una enorme provocazione politica e vi sono gli estremi per vedere la mano dei servizi speciali britannici. Ora sta a Londra provare il contrario. Altrimenti la Russia considererà l’intera faccenda “un attentato alla vita di suoi concittadini”. Intanto le indagini vanno avanti.

Aggiornato il 29 marzo 2018 alle ore 11:21