Maduro denuncia la repressione di un golpe militare

Dopo la vittoria contestata, Nicolás Maduro sostiene di avere “represso un golpe militare”. Il controverso presidente venezuelano ha annunciato di essere riuscito ad annientare il tentativo di sollevazione di un gruppo di ufficiali dell’aeronautica e della marina. Il risultato è stato l’arresto di trentotto militari da parte dei servizi segreti. Il presunto golpe sarebbe dovuto avvenire pochi giorni dopo la discussa rielezione di Maduro di lunedì scorso. In realtà, non si tratta della prima denuncia di tentativo di colpo di Stato. Che, puntualmente, non ha mai trovato riscontri. Eppure, secondo le ricostruzioni del governo di Caracas si tratterebbe della seconda volta in un breve lasso di tempo.

Il primo presunto tentativo di golpe contro il dittatore di stretta osservanza chavista sarebbe stato frustrato sul nascere. Un gruppo di ufficiali e soldati si sarebbe ribellato, asserragliandosi all’interno di una caserma. Anche in quel caso, raccontano i fedelissimi di Maduro, la sedizione sarebbe stata soffocata. Il Venezuela, nonostante sia uno dei maggiori produttori mondiali di petrolio, vive una gravissima crisi economica. In un Paese in cui uno stipendio medio mensile è sufficiente per sopravvivere soltanto una giornata, la preoccupazione e il malcontento alimentano l’insofferenza della gente. È possibile che gli ufficiali venezuelani provino ad interpretare il sentimento popolare attraverso ipotetiche azioni militari dagli esiti disastrosi.

Aggiornato il 25 maggio 2018 alle ore 16:14