Migranti, la Turchia sospende i rimpatri dalla Grecia

Ankara ha deciso. La sospensione dell’accordo sui rimpatri di migranti dalla Grecia è ormai un fatto. La comunicazione della notizia del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu è di pochi giorni successiva alla scarcerazione ad Atene di quattro ufficiali turchi scappati sotto il Partenone dopo il fallito golpe del 2016. Nell’attesa dell’esame della loro richiesta d’asilo, sono scaduti i termini di custodia preventiva. L’intesa sulla riammissione di rifugiati tra la Turchia e il governo guidato da Alexis Tsipras fa parte di un accordo ben più importante tra l’Unione europea e Recep Tayyp Erdogan.

Infatti, la Turchia ha ottenuto da Bruxelles 6 miliardi in due tranche, al fine di garantire assistenza a quasi un milione e mezzo di profughi in arrivo dalla Siria e da altri Paesi. Frattanto, il presidente turco proverà a spendere questa “fiche” nella campagna elettorale in vista delle elezioni anticipate del 24 giugno. Ora la Grecia non può più rispedire in Turchia i migranti “economici” che non ottengono il diritto d’asilo ad Atene. Negli ultimi due anni, ben 1.209 rifugiati sono stati riportati nel Paese asiatico grazie al progetto Frontex. Com’è noto, le relazioni tra Grecia e Turchia, da qualche mese sono, per usare un eufemismo, molto calde. Da oggi, diventeranno incandescenti.

Aggiornato il 08 giugno 2018 alle ore 12:41