Argentina, accordo con Fmi per 50 miliardi di dollari

Ora il presidente Mauricio Macri potrà festeggiare. Il default è scongiurato. Almeno, per il momento. L’economia argentina può tornare a prendere fiato, dopo l’incubo del corallito. Il Fondo monetario internazionale ha infatti concesso a Buenos Aires un prestito di 50 miliardi di dollari, pari a 35 miliardi di euro. Vale a dire, il 10 per cento del Pil. Naturalmente, il presidente argentino si è impegnato a ridurre il deficit entro il 2021. Lo scampato pericolo arriva dopo la fase critica vissuta dall’economia argentina nel mese di maggio. Un periodo in cui il peso aveva dilapidato 22 punti in due settimane.

Il presidente della Banca centrale argentina Federico Sturzenegger ha detto che ora i dollari dell’Fmi costringono il governo a varare riforme ambiziose. Entro il 2019 il debito dovrebbe passare dal 2,2 al 1,3 per arrivare al pareggio nel 2021. Il prestito concesso dal direttore generale dell’Fmi Christine Lagarde, dopo un mese di trattative, sarà disponibile tra meno di due settimane, a partire dal 20 giugno. Con un esborso immediato di 15 miliardi di dollari. Il ministro del Tesoro Nicolas Dujovne, intervenuto nel corso di una conferenza stampa, ha detto che “non esiste la bacchetta magica, il Fondo monetario internazionale può aiutare. Ma gli argentini devono risolvere i propri problemi”.

Aggiornato il 08 giugno 2018 alle ore 13:11