Orbán: “Aiuteremo l’Italia a espellere i migranti”

Viktor Orbán offre una “sponda” a Matteo Salvini ed elogia Steve Bannon. Il premier sovranista ungherese, rilasciando una lunga intervista alla radio pubblica magiara, ha dichiarato che capisce “che gli italiani abbiano detto con il libero voto di volersi liberare dall’ondata di migranti”. Secondo Orbán, se “il nuovo governo italiano vuole, l’Ungheria guidata da me che sono stato il precursore della fermezza in nome dell’Europa cristiana, è pronta a fornire a Roma il suo aiuto e la sua esperienza. Non certo per ripartire i migranti tra vari Paesi membri dell’Unione europea. No, siamo pronti ad aiutare gli amici italiani ad espellere i migranti”. Nel corso dell’intervista, Orbán ha elogiato “gli innegabili successi dell’economia ungherese sotto il suo governo, tra solida crescita, disoccupazione bassa e conti sovrani riportati in ordine, dopo gli anni disastrosi del governo socialista”.

Il premier ungherese ha sottolineato la sua dottrina anti-migranti. “Capisco – ha detto – che vogliano liberarsi di loro, di quella gente che avrebbero fatto meglio a non far entrare. Capisco quanto sia difficile per loro realizzare l’obiettivo, ma non c’è ragione di farlo rovinando l’Ungheria”. Orbán ha ribadito il proprio “no” a quote di ripartizione di migranti tra Paesi membri della Unione europea come l’Ungheria. “Posso suggerire al nuovo premier italiano – ha dichiarato – di espellerli. E, se prenderà tale decisione, sappia che può contare sull’amica Ungheria, che è capacissima con la sua esperienza di offrire assistenza logistica e consigli agli amici italiani”. Il premier ungherese ha dedicato un pensiero a Steve Bannon, guru della campagna elettorale di Donald Trump, e al leader leghista Matteo Salvini: “È bene – ha rimarcato – che Bannon abbia detto che io e Salvini stiamo reinterpretando la democrazia europea. Certo, non dimentichiamo che l’Italia è un grande Paese di sessanta milioni di abitanti. E noi siamo appena dieci milioni. Ma, siamo un Paese, benché piccolo, fiero, coraggioso e deciso a difendere la propria identità, la propria sicurezza e la propria cultura”.

Aggiornato il 11 giugno 2018 alle ore 17:35