Come arrivare a Londra e restarvi nonostante la Brexit

Tre milioni di cittadini europei residenti a Londra e nel Regno Unito temono il giorno in cui la Brexit diventerà “operativa”. Gli italiani sono 700mila. Si pongono una domanda legittima e dagli esiti nefasti: potranno restare a tempo indeterminato, dopo l’uscita di Londra dall’Unione europea? La data è nota: il 29 marzo 2019. I nostri connazionali che vivono e lavorano in Gran Bretagna hanno diritto di sapere se potranno ancora godere degli stessi vantaggi di oggi. Su tutti, il lavoro e l’assistenza sanitaria. Il governo britannico sta cercando di fornire risposte, attraverso la presentazione di un piano per regolarizzare i cittadini europei. Vale a dire, una dichiarazione d’intenti, che verrà messa a punto nel corso dell’estate. Naturalmente, l’Unione europea fungerà da consigliere interessato.

In realtà, i cittadini italiani che si trovano nel Regno Unito hanno cerchiato in rosso un’altra data: il 31 dicembre del 2020. Entro quel termine dovranno dimostrare di avere vissuto per cinque anni in Gran Bretagna. Solo a quel punto, potranno chiedere lo status di “stabilito”, che consentirà di restare a tempo indeterminato. Ma non bisogna temere di restare fuori. Infatti, coloro i quali metteranno piede sul suolo britannico entro quella data, non avendo maturato i cinque anni, potranno chiedere lo status di “pre-stabilito”, che permetterà di restare fino al raggiungimento dei cinque anni richiesti. La pratica costerà 65 sterline, circa 75 euro. La metà per i minori di 16 anni. Ci sarà tempo per fare domanda fino al 30 giugno 2021.

Aggiornato il 22 giugno 2018 alle ore 15:01