Siria, due missili israeliani esplodono a Damasco

Israele lancia due missili vicino all’aeroporto internazionale di Damasco. È quanto hanno riferito i media siriani, senza fornire altri dettagli. Intanto, l’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione non governativa che ha sede a Londra, precisa che i missili avrebbero colpito un deposito d’armi appartenente ad Hezbollah. Ma la versione la versione fornita da fonti dell’opposizione siriana è diversa. L’obiettivo dell’attacco avvenuto intorno a mezzanotte sarebbe stato un cargo iraniano in fase di atterraggio all’aeroporto della capitale siriana. Al momento non si escludono vittime. Si tratta, in ogni caso, dell’ennesimo attacco di Israele in Siria. Il fine è assolutamente chiaro: impedire all’Iran di possedere delle basi permanenti nel Paese alleato.

Intanto, le forze di Damasco sono riuscite a strappare ai ribelli il controllo della zona di al-Lujat, nella parte nordorientale della provincia di Daraa, nel sud della Siria. È quanto sostiene al-Manar, la televisione degli Hezbollah libanesi. Il movimento sciita ha schierato i propri miliziani in Siria al fianco dei fedelissimi di Bashar al-Assad. Secondo al-Manar, la regione conquistata dalle truppe siriane comprende le località di Busr al-Harir e Maliha al-Atash. Da giorni si sono intensificati i bombardamenti nella parte orientale della provincia di Daraa. Proprio ieri gli attivisti di Daraa hanno denunciato violenti bombardamenti contro l’area del villaggio di Busr al-Harir. Intanto, sono migliaia le persone in fuga che abbandonano l’area.

Aggiornato il 26 giugno 2018 alle ore 13:43