Vertice Ue, Merkel cerca nuove soluzioni sui migranti

Il vertice europeo di Bruxelles è incentrato sull’immigrazione. L’emergenza del tema imporrà un Consiglio europeo di lavori a notte inoltrata. Il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk proverà a dare una risposta europea ai dazi imposti da Donald Trump. Tusk parlerà anche del prossimo vertice della Nato e delle sanzioni alla Russia. Ma stasera, la cena sarà dedicata alla questione migranti. Angela Merkel, intervenendo al Bundestag, prima del vertice, ha detto che, “se non è possibile trovare una soluzione europea a 28 Stati, allora si proverà a creare coalizioni di volenterosi”. Sono questi i motivi che la spingeranno a tenere una serie di incontri bilaterali. Pare che il greco Alexis Tsipras possa essere il premier interessato a condividere gli accordi ristretti. Così come il francese Emmanuel Macron e il neo-premier spagnolo Pedro Sanchez. La cancelliera ha detto che “non possiamo lasciare soli i Paesi in cui si verifica la maggior parte degli arrivi. Questo è il nodo centrale del regolamento di Dublino 3”. Per la Merkel, “chi chiede asilo non può scegliersi il Paese in cui chiederlo. Si registrano alcuni punti condivisi sui migranti. A partire dall’intenzione europea di bloccare i flussi migratori in accordo con i Paesi africani. I leader europei concordano sulla necessità di fermare i flussi migratori grazie ad un maggiore impegno con i paesi di transito e di origine. In questo quadro, l’Italia chiede agli altri Paesi di versare 500 milioni mancanti al Trust Fund Africa. La Merkel ha dichiarato che “l’Italia ha diritto a che il fondo fiduciario per il Nordafrica venga finanziato meglio. E qui mancano i soldi. E questo va migliorato”. Per fronteggiare i flussi migratori è fondamentale sostenere la Guardia costiera libica. Ma è necessario rendere concreto il vecchio tema della sicurezza attraverso la creazione di una forza di polizia dell’Unione europea.

D’altro canto, i punti che trovano i Paesi europei in conflitto sono di straordinaria importanza. A partire dai migranti fuggiti in Nord Europa da rispedire in Italia. Per la Merkel, si tratta di una questione di vitale importanza. Proprio su questo tema, il suo governo è minacciato dal possibile disimpegno dei cristiano-sociali guidati dal ministro dell’Interno Horst Lorenz Seehofer. La cancelliera vorrebbe fermare il flusso migratorio attraverso i controlli nelle stazioni e negli aeroporti europei. Ma la più importante questione che crea dissidi tra i partener europei riguarda l’apertura dei porti dell’Europa e la redistribuzione dei migranti in tutti i Paesi dell’Unione. È proprio quanto chiede il nostro Paese. Ma sarà difficile trovare un accordo sulle quote a breve. Anche perché i Paesi del Gruppo Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria) e i baltici sono fortemente contrari. Domattina, il primo punto in agenda del vertice europeo riguarda la discussione sulla Brexit. Si ipotizza un piano B, nel caso in cui non si trovi un accordo tra Londra e Bruxelles. Gli altri temi all’ordine del giorno si riferiscono alle riforme legate all’idea di un bilancio dell’Ue, promossa da Macron. Ma non solo. Si parlerà degli strumenti di prevenzione e risoluzione delle crisi economico-finanziarie che possono colpire il nostro continente.

Aggiornato il 28 giugno 2018 alle ore 14:12