La coppia inglese avvelenata “da gas nervino”

L’ennesimo giallo che scava un solco profondo nelle relazioni tra Londra e Mosca. La nuova psicosi si chiama: “Novichok”. Un gas nervino di provenienza russa. Per la polizia del Regno Unito non ci sono dubbi. L’uomo e la donna ricoverati in condizioni di estrema gravità sono stati colpiti dallo stesso tipo di veleno accertato nel caso Skripal. Dopo appena quattro mesi dalla vicenda dell’ex spia russa e della figlia, ormai fuori pericolo, si inaugura un nuovo filone d’inchiesta per gli agenti britannici. In quel caso, la presa di posizione della Gran Bretagna nei confronti della Russia è stata durissima. Numerosi Paesi europei hanno espulso oltre cento diplomatici russi.

Frattanto, la polizia britannica ha voluto precisare che non è chiaro se ci sia un collegamento diretto tra i due casi. Le indagini sono tuttora in corso nella cittadina di Amesbury, a soli tredici chilometri di distanza da Salisbury, dove sono stati avvelenati Serghiei e Yulia Skripal. Il fatto nuovo è la discesa in campo della squadra antiterrorismo. Gli investigatori hanno già raccolto e inviato i campioni della sostanza che ha avvelenato la coppia al laboratorio militare di Porton Down. Sono stati apposti i sigilli ai luoghi frequentati dai due ad Amesbury: una chiesa battista e una farmacia sono stati immediatamente chiusi al pubblico “per precauzione”. Per ragioni di sicurezza, la polizia non ha reso noti i nomi della coppia ricoverata nello stesso ospedale dove sono stati curati Skripal e la figlia. Ma i media britannici hanno fatto due nomi: quelli di Charlie Rowley e Dawn Sturgess.

Aggiornato il 05 luglio 2018 alle ore 12:59