Messico, ucciso il sindaco 27enne di Tecatitlan

In Messico è in atto una vera e propria mattanza. Un altro sindaco è stato ucciso. Appena dopo un giorno dal trionfo alle presidenziali del leader di centrosinistra del movimento Morena, Andrés Manuel López Obrador, il Paese ripiomba nella paura. Il primo cittadino colpito è il 27enne Victor Diaz Contreras, sindaco di Tecatitlan, la città nello stato di Jalisco. È proprio il luogo in cui sono scomparsi i tre napoletani di cui non si hanno più notizie dal 31 gennaio scorso: il 60enne Raffaele Russo e i due cugini Antonio Russo, figlio di Raffaele, e Vincenzo Cimmino, di 25 e 29 anni. Le indagini sulla scomparsa dei tre italiani non hanno ancora prodotto risultati. Nel frattempo in Messico sale il numero dei politici uccisi. Soprattutto sindaci e candidati. Prima delle presidenziali di quest’anno sono stati ammazzati più di centoquaranta politici. Sono ottanta i sindaci assassinati durante il governo del presidente Enrique Peña Nieto, iniziato nel dicembre 2017.

Victor Diaz Contreras è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco. È stato attaccato da un gruppo di fuoco mentre si trovava al volante della sua auto, insieme ad una funzionaria comunale, rimasta ferita nell’agguato. I dettagli dell’omicidio sono stati resi noti dall’Ufficio del Procuratore dello Stato di Jalisco, Raùl Sànchez. Lo stato messicano di Jalisco è il territorio di uno dei cartelli del narcotraffico più potenti al mondo, la “Cjng”, Jalisco Nueva Generacion, guidata dal 2010 da Rubén Oseguera Cervantes, detto “El Mencho”.

Aggiornato il 05 luglio 2018 alle ore 12:51