Messico, ucciso il sindaco 27enne di Tecatitlan

giovedì 5 luglio 2018


In Messico è in atto una vera e propria mattanza. Un altro sindaco è stato ucciso. Appena dopo un giorno dal trionfo alle presidenziali del leader di centrosinistra del movimento Morena, Andrés Manuel López Obrador, il Paese ripiomba nella paura. Il primo cittadino colpito è il 27enne Victor Diaz Contreras, sindaco di Tecatitlan, la città nello stato di Jalisco. È proprio il luogo in cui sono scomparsi i tre napoletani di cui non si hanno più notizie dal 31 gennaio scorso: il 60enne Raffaele Russo e i due cugini Antonio Russo, figlio di Raffaele, e Vincenzo Cimmino, di 25 e 29 anni. Le indagini sulla scomparsa dei tre italiani non hanno ancora prodotto risultati. Nel frattempo in Messico sale il numero dei politici uccisi. Soprattutto sindaci e candidati. Prima delle presidenziali di quest’anno sono stati ammazzati più di centoquaranta politici. Sono ottanta i sindaci assassinati durante il governo del presidente Enrique Peña Nieto, iniziato nel dicembre 2017.

Victor Diaz Contreras è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco. È stato attaccato da un gruppo di fuoco mentre si trovava al volante della sua auto, insieme ad una funzionaria comunale, rimasta ferita nell’agguato. I dettagli dell’omicidio sono stati resi noti dall’Ufficio del Procuratore dello Stato di Jalisco, Raùl Sànchez. Lo stato messicano di Jalisco è il territorio di uno dei cartelli del narcotraffico più potenti al mondo, la “Cjng”, Jalisco Nueva Generacion, guidata dal 2010 da Rubén Oseguera Cervantes, detto “El Mencho”.


di Ugo Elfer