Giappone, giustiziati i sette stragisti della metro

venerdì 6 luglio 2018


Il fondatore e gli adepti sono stati giustiziati in Giappone. Shoko Asahara, leader del culto Aum Shinrikyo e responsabile degli attacchi nella metropolitana di Tokyo nel 1995 col gas sarin, è stato impiccato, insieme ad altri sei componenti del suo gruppo lo scorso venerdì. Il 63enne Asahara, il cui vero nome era Chizuo Matsumoto, è stato il primo ad essere sottoposto alla barbarie della pena capitale. Solo in un secondo momento la stampa giapponese ha comunicato che altre sei persone erano state giustiziate per i loro legami ad una serie di crimini commessi dal culto della “Verità suprema”, che idealizzava la fine del mondo.

Asahara era stato arrestato due mesi dopo l’attacco del 20 marzo 1995, compiuto nella metropolitana della capitale nipponica. Quella strage aveva provocato tredici morti e coinvolto più di seimila persone. In una fase iniziale, Asahara aveva negato ogni addebito. Ma nel corso del processo del 2004, ha ammesso di meritare la morte per aver architettato l’attacco. La sua condanna era stata decisa nel 2006. Le udienze dei membri del culto Aum Shinrikyo sono andate avanti per oltre un ventennio nelle aule dei tribunali del Paese. Quasi duecento le incriminazioni e dodici condanne a morte. Il capo di Gabinetto del ministero della Giustizia Yoshihide Suga ha affermato che “il governo è pronto ad impedire ogni tipo di rappresaglia dei seguaci del gruppo”.


di Lia Faldini