Germania, c’è l’accordo nel governo sui migranti

Dopo settimane di lotte di potere nell’Unione europea e rabbia nella coalizione tedesca, Cdu, Csu e ora anche i socialdemocratici hanno concordato un pacchetto di accordo. Il ministro dell’Interno Horst Seehofer ha ammesso che il numero delle persone coinvolte nei respingimenti ai confini sarà marginale: si calcola dai due ai cinque al giorno.

La Grosse Koalition tedesca ha concordato insomma un procedimento contro l’immigrazione illegale e sulle politiche di asilo. L’intesa raggiunta dai leader dei tre partiti di governo (Cdu, Csu e Spd) sui migranti mette definitivamente in salvo l’esecutivo della cancelliera Angela Merkel.

“Non ci sarà alcuna fuga in avanti nazionale, non ci saranno respingimenti alla frontiera e non ci saranno campi”, ha riferito l’Spd. I centri-transito, voluti dal ministro dell’Interno bavarese e usciti dal compromesso faticosamente raggiunto con la cancelliera, sono diventati centri di trasferimento. Si troveranno nelle stazioni di polizia esistenti, e vi saranno trasportati solo coloro che hanno già chiesto asilo in un altro Paese.

Ma in realtà, sul documento dell’accordo, si parla solo di generiche “procedure di trasferimento”. “Ci sarà un regime accelerato dei procedimenti di asilo alla frontiera, che non prevede il cambiamento delle regole vigenti”, ha affermato il presidente dell’Spd tedesca, Andrea Nahles a Berlino, annunciando con un certo orgoglio l’accordo raggiunto con gli alleati di governo, dopo poco più di un’ora di incontro al Bundestag.

Anche Seehofer ha affermato di essere “assolutamente soddisfatto”, anche se il progetto iniziale illustrato con la Merkel aveva connotati abbastanza diversi. I migranti che faranno tappa nei centri-trasferimento potranno essere fermati per non oltre 48 ore dalla polizia, e rimandati indietro nei Paesi di competenza, ma sempre solo sulla base di accordi con questi. Altrimenti entreranno in Germania.

Aggiornato il 06 luglio 2018 alle ore 11:43