Siria, le truppe di Assad ora controllano Daraa

venerdì 13 luglio 2018


Le truppe di Bashar al-Assad entrano a Daraa. Il regime di Damasco, dopo sei anni e mezzo, riprende il controllo della città nel sud della Siria, al confine con la Giordania. È partita proprio da qui, sette anni fa, la rivolta popolare contro il presidente siriano. Dal 2012 Daraa è divisa in due parti, una sotto il controllo lealista, l’altra guidata dalle opposizioni armate. Appena il 19 giugno scorso, la Siria e la Russia hanno lanciato un’offensiva. Con l’obiettivo di isolare Daraa dal resto della sua periferia. La televisione di Stato siriana ha mostrato le immagini della bandiera nazionale issata nella piazza centrale di Daraa. Nel frattempo, si è registrata un’intesa tra gli emissari russi e i ribelli. Prevede che i rivoltosi lascino Daraa. Ibrahim Jabbawi, il loro portavoce, ha detto all’agenzia di stampa siriana Dpa, che l’accordo prevede la consegna da parte dei ribelli delle armi pesanti, in cambio dell’approvazione del regime di poter lasciare Daraa e spostarsi verso nord.

Jabbawi ha dichiarato che “alle truppe siriane non è permesso entrare nelle aree controllate dai ribelli, in quanto ciò rappresenta una chiara violazione dell’accordo tra loro e la Russia”. La guerra civile iniziata nel 2011 ha provocato la morte di mezzo milione di persone. Tredici milioni di civili sono fuggiti dal Paese. L’Organizzazione mondiale per la sanità ha chiesto di poter soccorrere i 210mila siriani che si trovano al sud. Si tratta di persone che hanno urgente necessità di assistenza medica. Le temperature in questi giorni superano i 45 gradi. Negli ultimi sette giorni, a causa della disidratazione, sono morti quindici siriani, di cui dodici bambini.


di Mino Tebaldi