Helsinki, il difficile vertice tra Trump e Putin

Il faccia a faccia tra Donald Trump e Vladimir Putin è iniziato nel palazzo presidenziale di Helsinki. Per il presidente russo, “è ora di parlare delle nostre relazioni. Ci sono molte questioni multilaterali nel mondo da affrontare”. L’inquilino della Casa Bianca ha scelto un piglio più diretto: “È bello essere qui con te”, ha detto a Putin. Prima del vertice, Trump e Putin hanno rilasciato delle brevi dichiarazioni. Trump non si è smentito, anche stavolta. Infatti, prima dell’inizio dei colloqui, aveva già scritto su Twitter: “Il nostro rapporto con la Russia non è mai stato peggiore, grazie a molti anni di follia e stupidità degli Stati Uniti e ora, la caccia alle streghe!”. La conferenza stampa congiunta si terrà a conclusione del pranzo di lavoro. Trump, arrivato ieri sera ad Helsinki, ha detto che le sue “aspettative sono basse, anche se potrebbe uscirne qualcosa di buono”.

Putin è giunto nella capitale finlandese, reduce dal successo dei Campionati del mondo di calcio in Russia. Trump ha concluso un tour europeo in cui ha creato disagi quasi ovunque: ha messo in crisi la Nato, accusando la Germania di essere “totalmente controllata” da Mosca a causa delle importazioni di gas russo, ha definito l’Unione europea “un nemico” e ha messo in grave imbarazzo la premier britannica Theresa May, attaccandola in una intervista, salvo poi lodarla nel corso della conferenza stampa di rito. Nel frattempo, il dipartimento di Stato americano ha incriminato dodici cittadini russi con l’accusa di interferenze nelle elezioni americane a danno di Hillary Clinton, l’avversaria democratica di Trump. E in Gran Bretagna è riesploso il caso del Novichok, con l’avvelenamento di due comuni cittadini, di cui Londra ha accusato Mosca.

Aggiornato il 16 luglio 2018 alle ore 14:47