Francia vs Italia, ci aiuti Trump

Non vorrei sembrare ripetitiva, ma la guerra in Libia creata e sferrata dalla Francia di Emmanuel Macron contro tutti gli interessi dell’Italia - non solo arriveranno da noi frotte di “migranti” africani e tra i più disperati, ma possiamo dire addio a giacimenti, operazioni e affari economici, ovvero addio a Eni e ai guadagni italiani - si risolve con l’aiuto di Donald Trump.

L’Italia deve rivolgersi e chiedere agli Stati Uniti l’aiuto in proprio favore contro l’intervento di Macron (che si sente il novello Napoleone di Francia) in Libia. In pratica Macron sta scimmiottando oggi quello che nel 2011 faceva l’altro Napoleone mancato, cioè Nicolas Sarkozy. Per perseguire gli interessi francesi, primariamente economici, l’allora Napoleone del piffero ha scatenato i ribelli libici contro Gheddafi facendolo uccidere e ha tentato - con l’appoggio dell’allora Regno Unito guidato da David Cameron, degli Stati Uniti del fallimentare Barack Obama con sottosegretario Hillary Clinton e anche con lo scellerato appoggio italiano di Napolitano sostenuto dall’intera sinistra politica - ha così iniziato a mettere i propri artigli sulla terra e soprattutto sui giacimenti della Libia.

Oggi la storia si ripete ma sono cambiate alcune cose. Non solo Macron è lo zimbello ormai riconosciuto e scoperto da tutti i francesi i quali, se potessero votare oggi, lo caccerebbero come hanno già fatto gli italiani con Matteo Renzi al voto del 4 marzo scorso, ma non esiste più nemmeno il Regno Unito colonialista e sbagliato di David Cameron e Theresa May, che dopo la Brexit si guarda bene dal tenere bordone al disperato Macron e alla Francia tutta.

Dunque, l’Italia degli eletti (gli eletti, non i nominati) all’attuale governo prendano velocemente contatto con Donald Trump e schierino il nostro Paese politicamente, diplomaticamente e strategicamente al fianco degli Stati Uniti.

Aggiornato il 04 settembre 2018 alle ore 15:43