La “missione” di Juncker: “l’Europa multilaterale”

mercoledì 12 settembre 2018


Jean-Claude Juncker si è dato una “missione”. Lavorare per un’Europa che resti “un continente di apertura e tolleranza. Non sarà mai una fortezza in un mondo che soffre. Non sarà mai un’isola, resterà multilaterale, il pianeta non appartiene a pochi”. Lo ha detto il presidente della Commissione Unione Europea nel suo discorso sullo stato dell’Unione a Strasburgo. “Alle elezioni europee del 2019 – ha detto Juncker – vorrei che dicessimo “no” al nazionalismo malsano e “sì” al patriottismo illuminato. Il patriottismo è una virtù. Il nazionalismo è un veleno pernicioso. La Ue deve lavorare per relazioni monetarie stabili nel mondo mentre altrove si è troppo inclini alle guerre commerciali e all’unaliteralismo irrispettoso verso gli altri: resterò sempre un multilateralista convinto. La geopolitica ci insegna che l’ora della sovranità europea è suonata. L’Europa deve diventare un attore sovrano nelle relazioni internazionali. La sovranità europea deriva dalla sovranità degli Stati membri e non sostituisce le nazioni”. A proposito della questione migranti, Juncker presenta “una proposta per il rafforzamento della guardia frontiera e guardacoste europee con un aumento di funzionari da qui al 2020 per arrivare a 10mila unità, oltre che una proposta per creare un’agenzia europea per l’asilo. Perché gli Stati membri hanno bisogno di maggiore sostegno nel trattare le richieste. Infine, una proposta per accelerare il rimpatrio dei migranti arrivati irregolarmente”. Secondo il presidente della Commissione è necessario “aprire delle vie di immigrazione legale verso l’Europa. Abbiamo bisogno di migranti qualificati. Le proposte della Commissione ci sono. Sono sul tavolo già da tempo”.

In merito al cambio dell’ora, Juncker ha detto che “gli europei nel 2019 non ci applaudiranno se due volte l’anno, sulla base delle norme europee, dobbiamo cambiare l’ora. Il cambiamento dell’ora deve essere eliminato. Gli Stati membri devono decidere loro stessi se i loro cittadini devono vivere con l’ora legale o l’ora solare. Mi aspetto che il Parlamento e il Consiglio lo riconoscano e facciano in modo che ci siano soluzioni regionali conformi al mercato unico”. Sull’Africa, Junker propone “una nuova alleanza con l’Europa per investimenti sostenibili e occupazione. Secondo le nostre previsioni questa alleanza contribuirebbe a creare fino a dici milioni di posti di lavoro in Africa solo nei prossimi 5 anni. Inoltre occorre trasformare i numerosi accordi commerciali tra l’Ue e l’Africa in un accordo intercontinentale di libero scambio”.

Per quanto riguarda l’euro, secondo Junker, “è necessario sviluppare il ruolo internazionale della moneta unica. Nonostante le Cassandre che abbiamo sentito, l’euro ha alle sue spalle un percorso ricco. È diventata la seconda valuta al mondo dopo il dollaro. Sessanta Paesi legano in un modo o nell’altro la loro valuta all’euro. È aberrante che l’Europa regoli l’80 per cento dei conti sull’energia in dollari americani, mentre dagli Stati Uniti importiamo solo il 2 per cento dell’energia. È aberrante e ridicolo. Così come è aberrante che le compagnie europee acquistino gli aerei in dollari e non in euro. È il motivo per cui la Commissione entro la fine dell’anno presenterà delle iniziative per rafforzare il ruolo internazionale dell’euro. L’euro deve diventare lo strumento attivo della nuova sovranità europea. Dobbiamo completare l’Unione economica e monetaria. Senza una unione economica e monetaria non avremo argomenti per rafforzare l’euro”.


di Redazione