La nuova strategia statunitense sulla cybersecurity

Gli Stati Uniti inaugurano una svolta nel contrasto alla criminalità informatica. Rispetto alla presidenza Obama, l’amministrazione Trump segna un cambio di passo. Il piano ha appena ricevuto il disco verde. L’obiettivo è mettere in condizione Washington di respingere, con maggiore efficacia di prima, i cyberattacchi. È quanto ha dichiarato il consigliere per la Sicurezza nazionale John Bolton, sostenendo che “le nostre mani non saranno più legate come lo erano sotto l’amministrazione Obama”. Secondo Bolton, la nuova strategia “elimina un lungo processo di costruzione del consenso all’interno del governo”, prima che gli Stati Uniti possano dare il sostegno a un’azione offensiva.

Bolton non ha dubbi: il Paese, “attraverso azioni cyber offensive e difensive creerà strutture di deterrenza che ridurranno i comportamenti maligni nel cyberspazio”. Il messaggio è rivolto, soprattutto, alla rete del terrorismo internazionale. La risposta degli Stati Uniti sarà “offensiva e difensiva”. I tempi dell’annuncio del consigliere per la sicurezza nazionale non sono casuali. Infatti, il nuovo modus operandi della strategia sulla sicurezza informatica viene varato a meno di un mese e mezzo dalle elezioni di midterm, per il rinnovo della Camera e di un terzo del Senato. Per Bolton, l’occasione potrebbe portare all’intensificazione dei cyberattacchi. “Ogni giorno – ha detto – attori non statali, criminali e terroristici cercano di rubare la nostra proprietà intellettuale e le nostre informazioni personali. Cercano di rubare le nostre infrastrutture e anche di indebolire la nostra democrazia”.

Aggiornato il 21 settembre 2018 alle ore 12:22