Trump all’attacco di Cina e Canada. “Sul Medio Oriente una o due soluzioni

Donald Trump è un fiume in piena. La sua conferenza stampa di chiusura all’Assemblea generale dell’Onu è l’occasione per passare in rassegna i temi più caldi dell’agenda presidenziale. Dal Medioriente al Canada, alla Cina. Il tycoon rivela che l’ex presidente Barack Obama “pensava che dovessimo fare la guerra. Sapete quanto era vicino al premere il grilletto contro la Corea del Nord?”. A questo proposito, Trump rivendica l’esito positivo della sua strategia con Kim Jong-un. Quanto all’Iran, secondo Trump, “non ha importanza quello che pensano i leader del mondo. L’Iran tornerà da me e faremo un grande accordo”. Il presidente americano afferma che il piano di pace per il Medio Oriente, che sarà annunciato alla fine dell’anno, “sarà molto equo”.

D’altro canto, le relazioni con il presidente cinese Xi Jinping potrebbero essere definitivamente compromesse. Naturalmente, le ragioni sono da ricercare nell’alta tensione tra Stati Uniti e Cina, a causa della guerra dei dazi. Di più. Trump accusa Pechino di volere interferire nelle elezioni di medio termine di novembre. Altro fronte caldo riguarda i rapporti con il Canada. Il presidente americano non voluto incontrare il premier canadese Justin Trudeau, a proposito della controversia legata ai dazi e ai negoziati sul Nafta. “Il Canada ci ha molto maltrattato”, sottolinea Trump. A proposito dell’emergenza in Venezuela, il presidente americano sostiene che “tutte le opzioni” siano sul tavolo, comprese quelle più “forti”.

Aggiornato il 27 settembre 2018 alle ore 12:52