Russia, 17enne si fa esplodere davanti alla sede Fsb

Un attentato kamikaze è avvenuto nel palazzo della sede dell’Fsb, i servizi di sicurezza interni di Arkhangelsk. Una città non lontana dal confine con la Finlandia, sul Mar Bianco, a nord del Paese. L’attentatore sarebbe un 17enne entrato nell’edificio. Il ragazzo avrebbe preso dalla sua borsa un ordigno artigianale, poi scoppiato tra le sue mani, uccidendolo. Nell’esplosione sarebbero rimasti feriti tre membri dello staff del Dipartimento dell’Fsb. Il Comitato anti-terrorismo russo (Nac) ha aperto un procedimento penale per terrorismo. Un portavoce del Nac ha detto all’agenzia di stampa Tass che, “secondo i dati preliminari, il ragazzo ha preso dalla sua borsa un oggetto non identificato che è poi esploso tra le sue mani provocando ferite mortali”.

Il kamikaze sarebbe stata l’unica vittima. I tre feriti sarebbero stati trasportati in ospedale. La tivù indipendente Dozhd ha sottolineato che l’esplosione sarebbe stata preceduta da un messaggio sui social, che preannunciava l’attentato, accusando gli 007 russi di fabbricare accuse contro gli attivisti e torturarli. Il Nac avrebbe diffuso su WhatsApp la foto del 17enne, un abitante del posto. Secondo alcune fonti, il giovane sarebbe uno studente del Politecnico di Arkhangelsk che faceva parte di una comunità online di “anarchici”.

Aggiornato il 31 ottobre 2018 alle ore 15:18