La Spagna minaccia di votare contro la Brexit

Pedro Sánchez ha scritto su Twitter che “se non ci saranno cambiamenti metteremo il veto su Brexit”. Il premier spagnolo ha minacciato di bloccare l’accordo con Theresa May su Brexit se non saranno evidenti garanzie sul fatto che l’accordo non si applicherà a Gibilterra, il territorio britannico che si trova nel sud della Spagna. In pratica, Madrid non ha il potere di veto sull’accordo. Perché il testo finale sulla Brexit deve essere approvato dalla maggioranza qualificata dei 27 leader dei Paesi dell’Unione europea. Ma è del tutto improbabile che il testo venga approvato senza il consenso unanime. Ergo, la Spagna vuole esercitare una sorta di veto non scritto. Si dovrebbe continuare trattare fino a domenica. L’articolo 184 stabilisce che Regno Unito e Unione Europea “raggiungeranno rapidamente un accordo che regoli le loro relazioni nel periodo che andrà dall’uscita ufficiale del Regno Unito dall’Unione europea, il prossimo 29 marzo, fino alla fine del periodo di transizione, che terminerà a dicembre 2020”. La Spagna vuole che il testo venga cambiato e che venga specificato che il futuro status di Gibilterra sarà determinato solo in base a una trattativa bilaterale tra Regno Unito e Spagna.

Frattanto, il segretario di Stato spagnolo agli Affari Europei Luis Marco Aguiriano ha fatto il punto della situazione, dopo la riunione degli alti funzionari a Bruxelles. “Quello che stiamo cercando di fare con questa trattativa su Gibilterra – ha detto – è evitare di dover usare il veto al vertice di domenica sulla Brexit”. Aguiriano ha dichiarato che “i 27 e la Commissione Ue hanno offerto un pacchetto che cerca di soddisfare le esigenze e gli obiettivi del governo spagnolo su Gibilterra”. Per il segretario di Stato di Madrid, “con questo abbiamo anche una promessa del governo britannico disposto, dicono, a dichiarare che l’interpretazione che faremo dell’articolo 184 dell’accordo di divorzio per garantire il chiarimento sulla Rocca è condivisa dal Regno Unito. Quindi, stiamo aspettando di vedere la dichiarazione per iscritto. E abbiamo chiesto che sia resa pubblica prima del vertice di domenica”. Aguiriano ha concluso sostenendo che “non appena avremo quella dichiarazione e quell’impegno per iscritto, assieme agli altri documenti che ho menzionato il governo di Madrid prenderà una decisione”.

Aggiornato il 23 novembre 2018 alle ore 18:01