La crisi tra Russia e Ucraina domina il G20

Prende il via il G20. Quest’anno, l’appuntamento annuale tra i capi di Stato e di governo dei 19 Paesi più industrializzati al mondo, più l’Unione europea, si tiene a Buenos Aires. Il tema dominante del vertice è la crisi tra Ucraina e Russia. Ma bisogna tenere conto anche dei negoziati per tentare di risolvere la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, iniziata lo scorso marzo e che coinvolge direttamente anche l’Europa. A questo scenario va aggiunto anche il momento complicato che sta vivendo il Paese ospitante, l’Argentina, stretto da una dura crisi economica che ha provocato nuove misure di austerità.

Vladimir Putin è arrivato a Buenos Aires. Il presidente russo parteciperà al G20. Incontrerà il presidente dell’Argentina Mauricio Macri e terrà una serie di bilaterali. Ma non vedrà Donald Trump. Poiché il presidente americano ha annullato il previsto faccia a faccia, a causa delle tensioni tra Russia e Ucraina. Anche il premier Giuseppe Conte è arrivato nella sede del G20. Prima dell’inizio del summit, ha partecipato ad un pre-vertice dei leader europei. Appena giunto nella sala dove si terrà la breve riunione, secondo quanto si apprende, il premier è stato accolto da un abbraccio del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, che è stato il primo tra i leader presenti a salutarlo. Nel pomeriggio Conte terrà, sempre a margine del G20, un incontro con il presidente cileno Sebastian Pinera.

Frattanto, proprio nella capitale argentina si è registrato un terremoto di magnitudo 3,8. L’Istituto nazionale di prevenzione sismica argentino ha precisato che la scossa è avvenuta alle 10.27, le 14.27 italiane, con epicentro a 32 chilometri al sud della capitale, e ad una profondità di 35 chilometri. L’accaduto è considerato in qualche modo eccezionale dagli esperti perché Buenos Aires non è catalogata come zona sismica.

Aggiornato il 30 novembre 2018 alle ore 18:05