Spagna, l’estrema destra entra nel Parlamento andaluso

Ha vinto Santiago Abascal, ha perso Pedro Sanchez. Il presidente del partito di estrema destra spagnolo Vox esulta. Il premier socialista risulta sconfitto al primo test elettorale dopo l’assunzione della guida del governo. Le elezioni regionali in Andalusia assumono un significato politico nazionale. Per la prima volta dalla fine della dittatura di Francisco Franco l’estrema destra entra nelle istituzioni regionali in Spagna. Per Vox, in termini quantitativi, 12 deputati rappresentano il miglior risultato di sempre, a 36 anni dall’uscita dal Parlamento del suo fondatore Blas Pinar, deputato dal 1979 al 1982. Il Partito socialista (Psoe) si conferma prima forza politica della regione con 33 deputati. Ma è ben lontano dalla maggioranza assoluta di 55 seggi. La seconda formazione politica del Parlamento regionale andaluso è il Partito popolare, che elegge 26 deputati. Poi, Ciudadanos con 21, il partito locale Adelante Andalucia con 17 e Vox con 12.

“Qualcuno rideva di noi – ha detto Abascal – ma non abbiamo mai gettato la spugna”. Il leader di Vox ha festeggiato con i militanti in un hotel di Siviglia. Abascal ha poi twittato: “Vox conquista le chiavi dell’Andalusia per espellere il socialismo corrotto e spaventare il comunismo Chavista. EspañaViva dimostra che il cambiamento è possibile. La Riconquista inizia nelle terre andaluse e sarà estesa nel resto della Spagna. È solo uno strumento al servizio della Spagna. La strada a tutti gli spagnoli, perché gli andalusi hanno fatto la storia come tante altre volte è accaduto nel corso del tempo, e lo hanno fatto perché sono molto preoccupati, tra l’altro, per il colpo di Stato che è passato dal palazzo della Generalidad a quello della Moncloa”.

Aggiornato il 03 dicembre 2018 alle ore 13:57