Attentato a Strasburgo: tre morti e 12 feriti

Paura a Strasburgo. La Francia vive un nuovo attentato terroristico. Il teatro dell’agguato è il mercato natalizio nel centro storico della città, sede del Parlamento europeo. Intorno alle 20, un uomo ha sparato in rue Orfèvres, uccidendo tre persone e ferendone dodici, tra cui un giornalista italiano, il trentino Antonio Megalizzi, colpito da un proiettile alla testa. L’assalitore è stato identificato nel 29enne Chérif Chekatt. Già noto agli inquirenti per la sua per radicalizzazione. Il killer, armato di pistola e coltello, è riuscito fuggire a piedi, barricandosi nel quartiere di Neudorf, dove per ore la polizia lo ha braccato. Durante uno scontro a fuoco con le forze speciali, il 29enne sarebbe stato ferito a una mano. Non è andato a buon fine il blitz nell’appartamento di Chekatt. Nato in Francia, ma di origini straniere, era riuscito ad evitare un arresto già la mattina prima dell’attacco.

L’eurodeputato dei Verdi Marco Affronte si trovava nella zona dell’attentato. “Ho sentito i colpi – ha detto – sei o sette, e ho visto due donne a terra colpite e una che urlava. Mi sono allontanato per mettermi al riparo. Abbiamo cercato riparo in un cortile e siamo stati poi accolti in una casa. La polizia ha evacuato la zona”. Il presidente Antonio Tajani ha assicurato che “questo Parlamento non si farà intimidire dal terrorismo”. Così ha deciso di tenere aperta la seduta plenaria in corso.

Alle 3 di notte è iniziata l’evacuazione degli oltre 3mila tra deputati, personale e giornalisti del Parlamento europeo. Il presidente francese Emmanuel Macron ha manifestato “la solidarietà di tutta la nazione a Strasburgo, alle vittime e alle loro famiglie”.

Frattanto, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha parlato coi giornalisti dopo l’attentato di Strasburgo, al termine della sua visita alla Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. “Per quel che riguarda l’Italia – ha detto – la mia testa e il mio cuore da ministro sono lì. Questa mattina si riunisce d’urgenza il comitato di analisi e strategia: c’è situazione di massima attenzione da Nord a Sud per tutti i radicalizzati e i terroristi estremisti di ritorno. Perché sono stanco solo di pregare”.

Salvini ha evocato “l’arresto immediato di chiunque in queste ore stia esultando online. La nostra polizia postale è all’avanguardia e sta setacciando la rete per cercare gli infami che festeggiano la morte di qualcun altro. Grazie a Dio le forze di sicurezza e di intelligence italiane sono fra le migliori al mondo, sebbene l’Italia debba continuare a lavorare ancora e meglio sul fronte del contrasto al terrorismo”.

Il ministro ha dichiarato la propria disponibilità alle “forze francesi per qualunque scambio di informazioni e d’intervento. Le cose però hanno il loro nome e permettetemi di dire che è strano leggere i giornali italiani sui quali qualcuno si stupisce se io chiamo ‘terroristi islamici’ quelli che sono tali. Ridiamo il giusto peso alle parole perché se non si identifica l’avversario, e non dico ‘il nemico’ ma ‘l’avversario’, la partita non si vince”.

Aggiornato il 12 dicembre 2018 alle ore 11:28