La Grecia approva l’accordo sulla Macedonia

Sì della Grecia all’intesa sulla Macedonia. Ora Skopje è pronta ad entrare nell’Unione europea e nella Nato. Così sembrano chiudersi ventisette anni di tensioni sul nome “Macedonia”. È stato varato l’accordo sul nuovo nome: “Repubblica della Macedonia del Nord”. Oggi è arrivato il via libera dal Parlamento ellenico. Sono stati 153 i voti favorevoli, 146 i contrari e un astenuto. Il dibattito ad Atene è stato molto teso. Anche perché, secondo i sondaggi il 60 per cento dei greci sarebbe contrario al compromesso. La mozione è passata grazie alla compattezza di Syriza, il partito di Alexis Tsipras, e di alcuni nazionalisti e di qualche deputato di centrosinistra.

Per il premier greco, “è un evento storico. Dopo 27 anni di inerzia e rinvii che hanno portato 130 Paesi a riconoscere Skopje con il nome di Macedonia”. Ma secondo Kiriakos Mitsotakis, leader dell’opposizione di centrodestra di Nea Demokratia, “il via libera all’intesa è una sconfitta nazionale. Se diventerò primo ministro dopo le prossime elezioni, la Grecia potrà, in ogni caso, porre il veto per l’ingresso di Skopje nell’Ue”.

Un fatto è certo: dopo questo voto il quadro politico greco è mutato. L’asse tra Syriza e i nazionalisti di Anel è saltato. Tsipras incassa solo i riconoscimenti dei leader internazionali. Tant’è che Syriza punta ad un nuovo partner di governo: il Movimento per il cambiamento formato dagli ex socialisti del Pasok. Secondo gli istituti di sondaggi, il partito del premier sarebbe in forte ritardo rispetto a Nea Demokratia. Tra le due liste ci sarebbe una differenza di ben nove punti percentuali.

Aggiornato il 25 gennaio 2019 alle ore 18:35