Venezuela, Guaidò chiede il “riconoscimento” dell’Italia

Juan Guaidó denuncia la fase drammatica che vive il Venezuela. “Maduro – afferma – ha perso il controllo del Paese e la popolazione sta soffrendo. Ci sono 70 giovani assassinati in una settimana dal Faes, le forze speciali di polizia, e 700 persone in carcere, 80 minorenni addirittura bambini”. Il presidente dell’Assemblea nazionale, in un’intervista al Tg2, è convinto che ci sia, “evidentemente una scarsa conoscenza di ciò che sta accadendo. Invito il sottosegretario agli Esteri a informarsi. Un’altra Libia qui non è possibile”. Dopodiché si rivolge al governo gialloverde. “Invitiamo l’Italia – sottolinea – a fare la cosa corretta perché i giorni qui si contano in vite che si perdono”.

Ma Luigi Di Maio, parlando in Aula alla Camera della situazione venezuelana, sostiene di non condividere le parole di Guaidó. “Visto che siamo già stati scottati dalle ingerenze in altri Stati – dice il vicepremier – non vogliamo arrivare al punto di riconoscere soggetti che non sono stati votati. Per questo non riconosciamo neppure Maduro e per questo l’Italia continua a perseguire la via diplomatica e di mediazione con tutti gli Stati per arrivare ad un processo che porti a nuove elezioni, ma senza ultimatum e senza riconoscere soggetti che non sono stati eletti”.

Secondo il leader pentastellato, “il cambiamento lo decidono i venezuelani: dobbiamo creare i presupposti per favorire nuove elezioni”. Nel frattempo, Guaidó ha detto volere sfidare un divieto posto dal governo di Maduro, organizzando l’invio dall’estero nel Paese di aiuti umanitari. L’iniziativa sarà un “nuovo test” per i militari del Venezuela, che finora si sono schierati dalla parte di Nicolás Maduro. Guaidó ha precisato che si tratterà di medicine essenziali. “Arriveranno – ha ricordato – in diversi punti di frontiera, dopo essere state caricate su navi di Paesi amici. Non stiamo pensando solo agli Stati Uniti. E nei prossimi giorni annunceremo una coalizione globale che manderà aiuti in Venezuela”.

Aggiornato il 01 febbraio 2019 alle ore 13:56