Siria, padre Dall’Oglio sarebbe vivo

giovedì 7 febbraio 2019


Paolo Dall’Oglio sarebbe ancora vivo. Il gesuita rapito in Siria nel 2013, sarebbe tuttora in mano all’Isis. Lo rivela il “Times”, citando fonti curde. Secondo il quotidiano, oltre a Dall’Oglio sarebbero oggetto di negoziati anche il giornalista britannico John Cantlie e un’infermiera della Croce Rossa neozelandese. L’Isis, secondo le fonti citate dal “Times”, starebbe cercando un accordo con le forze curdo-arabe sostenute dagli Stati Uniti, chiedendo un passaggio sicuro in cambio della liberazione degli ostaggi.

Ma l’Osservatorio per i diritti umani in Siria, organizzazione informativa con sede a Londra, smentisce l’esistenza della trattativa. Anche dal Vaticano non arrivano conferme alla notizia diffusa dal quotidiano britannico. “Non abbiamo riscontri”, rispondono all’Ansa fonti qualificate.

“L’unica cosa che possiamo dire in questo momento – sostiene il direttore della Sala stampa vaticana Alessandro Gisotti – è che continuiamo a pregare perché padre Paolo Dall’Oglio sia vivo. Mi associo alle parole di speranza pronunciate questa mattina dal nunzio apostolico in Siria, cardinale Mario Zenari, che abbiamo avuto modo di sentire”. Gisotti sottolinea anche “la vicinanza del Papa alla famiglia, che ha ricevuto in Vaticano solo pochi giorni fa, con grande gioia ed emozione dei familiari, tra cui l’anziana madre di padre Paolo, mostratasi commossa e grata al Santo Padre per la possibilità di incontrarlo”.

Padre Dall’Oglio, che aveva vissuto in Siria per più di trent’ anni, è scomparso a Raqqa nel luglio del 2013, dopo avere discusso della sicurezza della comunità cristiana con l’Isis.


di Redazione