Canada, ministra si dimette per le accuse a Trudeau

Una brutta tegola per Justin Trudeau. Il premier candese, che quest’anno dovrà affrontare delle difficili elezioni politiche, deve prendere atto delle dimissioni della ex ministra della Giustizia Jody Wilson-Raybould, che da un mese era titolare del dicastero per i Veterani. L’abbandono del governo non è stato motivato ufficialmente. Ma le ragioni sarebbero da ricercare nelle le accuse mosse a Trudeau, trapelate sulla stampa, di aver fatto pressioni su di lei per evitare una inchiesta penale ad una grande società di costruzioni canadese.

Il commissario per l’etica e i conflitti di interesse, un organismo investigativo del Parlamento canadese, ha annunciato un’indagine sulle accuse mosse al primo ministro canadese. Secondo fonti anonime citate da alcuni media, avrebbe Trudeau fatto pressioni indebite sulla ex ministra della Giustizia per lasciar cadere un’inchiesta penale, sostituendola con una sanzione, riguardante la Snc-Lavalin, il gigante canadese delle costruzioni sospettato di aver pagato milioni di dollari in tangenti in Libia all’epoca di Muammar Gheddafi. Naturalmente, Trudeau, che ha già respinto ogni addebito, ha dichiarato di essere “sorpreso e rammaricato” della decisione della Wilson-Raybould.

Aggiornato il 13 febbraio 2019 alle ore 18:52