New York, El Chapo Guzman giudicato colpevole

La parabola di El Chapo sembra giunta alla sua conclusione. La Corte federale di Brooklyn, a New York, ha giudicato il 61enne narcotrafficante messicano, Joaquin Guzman, colpevole per tutti i dieci capi d’imputazione. È stato riconosciuto responsabile di avere co-diretto il cartello di Sinaloa, che ha esportato negli Stati Uniti, tra il 1989 e il 2014, di centinaia di tonnellate di droga. L’imputato, durante la lettura della sentenza è stato impassibile. Ma quando lo stavano portando via, ha salutato con un sorriso la moglie, un’ex reginetta di bellezza, la 29enne Emma Coronel Aispuro. Ora tocca al giudice stabilire l’entità della condanna di El Chapo. Ma è quasi certo che si tratterà di “fine pena mai”. L’ergastolo. E poiché, una delle caratteristiche di Guzman è stata propria la sua leggendaria abilità nella fuga dalle prigioni, finirà rinchiuso in un carcere di massima sicurezza.

Dopo la condanna, attesa fra qualche mese, El Chapo potrebbe essere trasferito in una prigione del Colorado soprannominata “l’Alcatraz delle Montagne Rocciose”. Viene considerata una delle più sicure degli Stati Uniti. Per il governo americano la condanna di El Chapo rappresenta un’eccezionale vittoria. Una sorta di “rivincita”. Dopo il mancato processo al famigerato narcotrafficante colombiano Pablo Escobar, ucciso nel 1993, durante uno scontro a fuoco con la polizia. In ogni caso, il cartello di Sinaloa non è stato ancora smantellato. Infatti, l’altro leader, Ismael “El Mayo” Zambada, è ancora in fuga.

Aggiornato il 13 febbraio 2019 alle ore 16:42