Brexit, per la May nuova sconfitta ai Comuni

Theresa May è stata nuovamente sconfitta. La Camera dei Comuni ha detto no alla mozione del governo sul nuovo negoziato per la Brexit. Il voto non è vincolante ma evidenzia la politica fallimentare della premier britannica. La May ha perso per 303 voti a 258, con uno scarto di 45 voti. Si tratta dell’ennesima battuta d’arresto. È un voto che rende pressoché impossibile la missione, già complicata, con Bruxelles. La May si trova, da tempo, ad arginare due fuochi. Da una parte la Commissione europea che non vuole concedere un nuovo accordo sulla Brexit, dall’altra, il fronte interno, con i Tory che ormai non credono più in lei e i laburisti non ancora pronti all’alternativa di governo.

Al momento del voto la premier non era presente in Aula. In compenso, il leader del Labour Jeremy Corbyn, ha protestato duramente per l’assenza della May, sostenendo che il primo ministro “non più la maggioranza sulla Brexit”. Corbyn ha sottolineato il rischio di una sempre più probabile Brexit “No-deal”. Vale a dire: l’uscita senza accordo del Regno Unito dall’Europa. E la data ufficiale del 29 marzo è sempre più vicina. Dunque, prende corpo una “Hard Brexit”. Un’uscita dura. Senza negoziati con l’Ue. La Gran Bretagna si trova così sull’orlo di una pericolosa crisi di nervi.

Aggiornato il 15 febbraio 2019 alle ore 19:45