Siria, Trump: “Ci stiamo ritirando. Vittoria su Isis”

Donald Trump ha lanciato un monito all’Europa sulla questione siriana. E lo ha fatto, come sempre, attraverso Twitter. “Ci stiamo ritirando – ha scritto – dopo una vittoria al 100 per cento sul califfato”. Il presidente americano ha fatto riferimento al ritiro dei soldati dalla Siria. Poi, ha scagliato l’annuncio che ha turbato il sonno delle diplomazie europee. “Gli Stati Uniti – ha twittato ancora – stanno chiedendo a Gran Bretagna, Francia, Germania e altri alleati europei di prendersi gli 800 combattenti dell’Isis che abbiamo catturato in Siria e di processarli. Il califfato è pronto a cadere. L’alternativa non è buona ed è che saremo costretti a rilasciarli”. Secondo l’inquilino della Casa Bianca gli Stati Uniti “non vogliono vedere questi combattenti penetrare in Europa, dove si prevede che vadano. Noi abbiamo fatto e speso molto, ora tocca ad altri fare il lavoro che sanno fare”.

Ma una voce fuori dal coro dell’ambiente militare statunitense si è levata contro la decisione presidenziale di lasciare la Siria. Jospeh Votel, il generale alla guida del Comando centrale Usa (Centcom), non condivide il ritiro del contingente americano dal conflitto siriano. Intervistato dalla Cnn, Votel ha sottolineato che l’Iran è la maggiore minaccia per la pace in Medio Oriente. Il generale non avrebbe “suggerito al presidente il ritiro. Eliminare il califfato non è abbastanza per la sconfitta dell'Isis”.

Aggiornato il 18 febbraio 2019 alle ore 14:00