Petrolio, Trump impone lo stop all’import dall’Iran

Donald Trump dice “basta” all’import di petrolio iraniano. Il presidente americano impone la chiusura totale. Il 2 maggio non rinnoverà le esenzioni di 180 giorni concesse ad otto Paesi, tra cui l’Italia, tramite l’Eni. Un fatto è certo: i Paesi che non si adegueranno saranno soggetti alle sanzioni americane. Si tratta di una decisione che certifica l’escalation della “campagna di massima pressione” contro l’Iran dopo l’uscita un anno fa dall’accordo sul nucleare e la designazione del corpo dei guardiani della rivoluzione come organizzazione terroristica straniera. Sono molteplici gli effetti della mossa del tycoon. Innanzitutto, un aumento, inevitabile, del prezzo del barile. Più 3 per cento circa, a quasi 66 dollari al barile. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Geng Shuang sostiene che la Cina si oppone “alle sanzioni unilaterali e alla giurisdizione ad ampio raggio. Gli accordi siglati di Pechino con Teheran sono ragionevoli e legittimi”. Non solo. “La Cina proteggerà i suoi legittimi diritti”.

Ma si registrano reazioni negative anche dalla Turchia. Per il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, “la decisione di Washington non servirà alla pace ed alla stabilità regionale, nonché danneggerà i cittadini iraniani”. Gli Stati Uniti mettono in serie difficoltà anche l’India, che figura tra i principali importatori di greggio iraniano. Frattanto, l’Italia, la Grecia e Taiwan hanno da tempo ridotto gli acquisti. Ma in un tweet, Trump fa riferimento alla telefonata con il premier italiano. “Ho parlato con Conte – ha scritto il tycoon – riguardo all’immigrazione, agli scambi commerciali, le tasse e le economie dei nostri rispettivi paesi. Una telefonata molta positiva”. La Casa Bianca sostiene di avere “concordato di prendere azioni al momento giusto per garantire che la domanda globale sia soddisfatta, mentre tutto il petrolio iraniano è rimosso dal mercato”.

Frattanto, il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, reagisce con una nota su Twitter. “L’escalation del terrorismo economico contro gli iraniani – sostiene – rivela il panico e la disperazione del regime degli Stati Uniti e i fallimenti cronici dei suoi clienti co-cospiratori. Ecco la vera notizia, Donald Trump: gli eredi dell’antica civiltà persiana non basano la loro strategia sul ‘suggerimento’ di stranieri, figurarsi degli americani”.

Aggiornato il 23 aprile 2019 alle ore 16:31