Venezuela, l’arresto del vice di Guaidó scatena l’indignazione internazionale

Edgar Zambrano è stato arrestato. Il vicepresidente dell’Assemblea nazionale (An) venezuelana è stato prelevato dalla sua auto con una gru. La denuncia arriva direttamente da Juan Guaidó. Il presidente dell’An chiama in causa il Servizio bolivariano di intelligence (Sebin) reo di avere “sequestrato” Zambrano. La denuncia dell’operazione di polizia è stata formulata dal deputato Oscar Rondero, dirigente del partito Acción Democrática. Rondero ha dichiarato che all’arrivo della polizia, Zambrano si è rifiutato di scendere dalla sua auto. Così, gli agenti del Sebin hanno utilizzato un’autogru per portalo via verso il carcere di El Helicoide.

Zambrano è uno dei sette deputati a cui l’Assemblea nazionale costituente (Anc) ha revocato due giorni fa l’immunità per aver partecipato al tentativo di sollevamento militare del 30 aprile.

“La detenzione arbitraria del deputato Edgar Zambrano da parte delle oppressive forze di sicurezza di Maduro in Venezuela è illegale e imperdonabile. Maduro e i suoi complici sono direttamente responsabili della sicurezza di Zambrano”. È questo il testo di un tweet dell’ambasciata virtuale degli Stati Uniti in Venezuela. “Se non sarà rilasciato immediatamente, ci saranno conseguenze”, continua il messaggio. La condanna degli Stati Uniti alla detenzione del parlamentare si aggiunge a quella di Cile, Colombia e Perù.

Anche i Paesi del Gruppo di Lima, ad esclusione di Guyana, Messico e Santa Lucia, hanno espresso la propria condanna alla “detenzione arbitraria” di Zambrano. “Condanniamo categoricamente l’arresto arbitrario del deputato e primo vicepresidente dell’Assemblea Nazionale, Edgar Zambrano, che è stato trasferito con la forza la notte di mercoledì nella sede della polizia politica di Nicolás Maduro, sotto il comando del generale sanzionato Gustavo González López”, si legge in un comunicato dell’organismo.

Ma il ministro degli Esteri del Venezuela, Jorge Arreaza, reagendo alle dichiarazioni di condanna di vari Paesi, definite “ingerenze negli affari interni venezuelani”, ha affermato che “chi trasgredisce le leggi venezuelane deve risponderne davanti alla giustizia”. In queste ore, ha scritto nel suo profilo Twitter, “si pronunciano i portavoce di governi che intervengono nei nostri affari interni, complici della violenza, in solidarietà con i golpisti del 30 aprile”. In Venezuela, ha poi detto, “c’è una Costituzione e istituzioni democratiche: chi attenta contro di esse deve risponderne davanti alla giustizia”. Le dichiarazioni a cui si riferisce Arreaza, scrive da parte sua l’agenzia di stampa statale Avn, riguardano l’arresto di Zambrano.

Diosdado Cabello, presidente dell’Anc, ha insinuato che presto potrebbero essere arrestati altri tre deputati oppositori per aver partecipato al sollevamento armato a Caracas il 30 aprile scorso. Nel corso della sua trasmissione Con el mazo dando, Cabello ha detto: “Il Tribunale supremo di giustizia (Tsj) mi ha appena mandato i nomi di altri tre deputati” dell’Assemblea nazionale che “hanno partecipato attivamente al golpe”. Cabello non ha citato i loro nomi ma in un comunicato il Tsj ha chiarito che si tratta di Juan Andrés Mejía, Freddy Superlano e Sergio Vergara. Per loro, ha sottolineato il leader chavista, “presto sarà tum, tum”, alludendo alla polizia che bussa alla porta.

Sull’arresto di Zambrano interviene, attraverso una nota, Federica Mogherini. Per l’alto rappresentante della Politica estera della Ue, “l’arresto da parte dei servizi segreti venezuelani è un’altra violazione flagrante della Costituzione del Paese. È un’azione a scopo politico per zittire l’Assemblea nazionale. La Ue chiede l’immediato rilascio di Zambrano e considera le autorità responsabili della sua sicurezza”.

Intanto, la vicenda venezuelana è diventata oggetto di polemica politica anche in Italia. Ieri, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi aveva condannato la revoca dell’immunità di sette deputati venezuelani accusati di aver partecipato all’azione di Guaidò. Non solo. Ma una dei sette parlamentari, Mariela Magallanes, sposata con un italiano, è stata accolta nell’ambasciata italiana a Caracas. Subito dopo si è registrata la reazione pro Maduro del Movimento cinque stelle.

I senatori grillini Alberto Airola e Gianluca Ferrara hanno dichiarato, attraverso una nota, che “finora, rispetto al Venezuela, il governo italiano ha avuto il coraggio e la coerenza di mantenere una ferma posizione di neutralità a favore di una soluzione pacifica e politica della crisi in atto. Sorprende quindi la presa di posizione del ministro Moavero, che invece di condannare il gravissimo tentativo di golpe messo in atto dalle opposizioni, si scaglia contro la reazione giudiziaria del governo nei confronti degli esponenti politici che hanno sostenuto la cospirazione sovversiva”.

 

Aggiornato il 09 maggio 2019 alle ore 17:25