Hrw accusa Egitto: “Abusi su civili in lotta ad Isis in Sinai”

L’atto d’accusa contro l’Egitto è pesantissimo. “Gravi e dilaganti abusi sono stati commessi a danno dei civili nel Sinai settentrionale”. Il mittente è l’organizzazione non governativa internazionale Human Rights Watch (Hrw). Il destinatario è l’esercito egiziano che, insieme alle forze di polizia, si sarebbe macchiato di terribili violenze contro la popolazione civile.

Nel conflitto a bassa intensità che l’Egitto combatte da sei anni contro i terroristi islamici locali affiliati all’Isis, si contano non solo circa 4.300 morti – 3.000 jihadisti e 1.250 militari – ma anche orribili abusi ai danni di civili che si profilerebbero come “crimini di guerra”.

In un rapporto di 134 pagine, l’organizzazione statunitense per la difesa dei diritti umani riferisce che “alcuni di questi abusi, che rappresentano parte di una campagna in corso contro membri di un gruppo locale associato all’Isis (Stato islamico dell’Iraq e della Siria), costituiscono veri e propri crimini di guerra”.

L’indagine di Human Rights Watch, durata due anni, avrebbe dimostrato presunti crimini come “arresti arbitrari di massa, sparizioni forzate, tortura, esecuzioni extragiudiziali, ed attacchi verosimilmente illegali, via aria e via terra, a danno di civili”. La Ong accusa ufficialmente l’esercito e le forze di polizia egiziane della maggioranza degli abusi documentati nel rapporto, “ma anche i militanti estremisti hanno commesso crimini orribili, come il rapimento e la tortura di numerosi abitanti, l’assassinio di alcuni di loro, e l’esecuzione extragiudiziale di membri delle forze di sicurezza in detenzione”.

 

 

Aggiornato il 28 maggio 2019 alle ore 15:34