Wsj: “Fratellastro Kim Jong-un era informatore della Cia”

Ci sarebbe un legame tra la Cia e Kim Jong-nam, il fratellastro di Kim Jong-un, ucciso il 13 febbraio di due anni fa in Malesia, all’aeroporto di Kuala Lumpur. Kim Jong-nam sarebbe stata una fonte della Cia che si sarebbe incontrata, in diverse occasioni, con agenti segreti americani. È quanto scrive il Wall Street Journal, che cita una fonte a conoscenza della vicenda. “C’era un nesso tra lui e la Cia”.

Kim Jong-nam viene ucciso da due donne che gli spruzzano in faccia il gas nervino Vx. Dirigenti statunitensi e sudcoreani accusano dell’attacco Pyongyang, che nega ogni addebito. Eppure, molti dettagli della relazione di Kim Jong-nam con la Central Intelligence Agency restano oscuri, precisa il quotidiano.

Pare che, pochi giorni prima di essere assassinato, il fratellastro del leader nordcoreano avrebbe incontrato in un albergo dell’isola di Langkawi, un americano di origini coreane. Lo sconosciuto sarebbe stato il contatto tra Kim Jong-nam e la Cia.

Ma diversi ex dirigenti americani sostengono che l’uomo, che ha vissuto fuori dalla Corea del nord per molti anni e non ha avuto alcuna base di potere nota a Pyongyang, difficilmente avrebbe potuto fornire informazioni particolari sul “cerchio magico” di Kim Jong-un. Le stesse fonti osservano però che Kim Jong-nam, che ha vissuto nell’enclave cinese di Macau, si sarebbe trovato quasi certamente in contatti con l’intelligence di altri Paesi, in particolare la Cina.

Aggiornato il 11 giugno 2019 alle ore 17:14