Israele al voto: prevale l’incertezza

Israele è ancora attesa del verdetto delle urne. La situazione è assolutamente incerta. Al 90 per cento dello spoglio dei voti, il partito Blu-Bianco di Benny Gantz supera con 32 seggi il Likud di Benjamin Netanyahu che ne conquista 31. È quanto ha fatto sapere la Commissione nazionale elettorale citata dalla stampa israeliana. Nel computo di coalizione, quella di destra avrebbe 56 seggi, quella di centrosinistra, 55. A questo punto, diventa decisivo Israel Beitenu, il partito di destra di Avigdor Lieberman, con 9 seggi. La Lista Araba Unita è il terzo partito con 13 seggi. Entrambe le coalizioni non hanno la maggioranza.

L’ex primo ministro Ehud Barak, presentatosi alle elezioni con Campo democratico, ha chiesto a Gantz di formare una coalizione di minoranza temporanea tra il suo partito, i Laburisti di Amir Peretz e Yisrael Beitenu di Lieberman, con il sostegno esterno della Lista Araba Unita. Barak ha spiegato alla Radio Militare “che la coalizione di minoranza varrebbe fino alla definizione delle inchieste giudiziarie che coinvolgono Netanyahu. Dopo queste il Likud potrebbe decidere se aggregarsi o meno al governo”.

Ma Lieberman non ci sta. “Noi – sostiene – faremo parte solo di un governo nazionale liberale ed allargato che sia composto da Israel Beitenu, Likud e il Partito Blu-Bianco. Se Benny Gantz e Benjamin Netanyahu non si pronunceranno in tal senso, che non si sforzino nemmeno di telefonarmi”.

Lieberman ha precisato: “Non entreremo in alcun governo in cui sia inclusa la Lista araba unita, o comunque un partito arabo; non in questo universo, né in un universo parallelo”. Fra le condizioni necessarie al suo ingresso in un nuovo governo Lieberman ha menzionato: la legge per l’arruolamento degli ebrei ortodossi, una legge sui trasporti pubblici di sabato e l’introduzione in Israele di matrimoni civili. “Senza di esse – ha concluso – non abbiamo di che discutere”.

Netanyahu non parteciperà alla prossima Assemblea generale dell’Onu vista “l’attuale situazione politica” dopo le elezioni. Lo ha fatto sapere l’ufficio del premier. La stampa israeliana ricorda che in quell’occasione Netanyahu avrebbe dovuto incontrare il presidente americano Donald Trump.

 

 

Aggiornato il 18 settembre 2019 alle ore 17:11