Bolivia, Anez nomina i primi ministri, un morto negli scontri tra polizia

Un ventenne è stato ucciso in Bolivia. Il giovane è rimasto vittima degli scontri tra i sostenitori del presidente dimissionario Evo Morales e la polizia. Il ragazzo sarebbe stato colpito alla testa da un proiettile a Yapacani, nel dipartimento di Santa Cruz, dove i sostenitori di Morales avevano occupato il municipio.

Frattanto, la presidente ad interim Jeanine Anez ha nominato i primi 11 ministri del suo governo di transizione che sarà composto esclusivamente di “tecnici”. La compagine sarà completata in giornata. Anez, ex senatrice di opposizione di Unidad democratica, è diventata presidente nonostante le sedute di Camera e Senato non abbiano raggiunto il quorum per l’assenza dei parlamentari del partito governativo Movimento al socialismo (Mas) che controllava i due terzi delle due Camere.

Morales ha definito la nomina di Anez “un’autoproclamazione che costituisce il golpe più subdolo e nefasto della storia”. Migliaia di manifestanti sono scesi ieri in piazza a La Paz per chiedere le dimissioni della nuova presidente. Militanti del partito di Morales, il Mas, ponchos rojos di El Alto e cittadini comuni si sono radunati in Plaza Murillo, mentre nel palazzo presidenziale giuravano i nuovi vertici militari.

Aggiornato il 14 novembre 2019 alle ore 17:20