Il MedaWeek di Barcellona e la nuova capitale dell’Egitto

Importanti novità giungono dal MedaWeek di Barcellona per il futuro del Nord Africa. Il MedaWeek 2019 è uno dei più importanti vertici internazionali rivolti alle imprese che vogliono fare rete attraverso meccanismi di cooperazione internazionale e creare nuove opportunità di business. L’iniziativa, organizzata dall’Ascame Associazione delle Camere di Commercio del Mediterraneo – nel 2018 vide la partecipazione di più di 20mila delegati tra imprese, consorzi, camere di commercio e organizzazioni internazionali. Durante il panel dedicato alla rigenerazione urbana e all’economia circolare nelle città del Mediterraneo, Emad Abdel Wahab (bord member, Fedoc – Egitto) ha presentato il progetto di costruzione della nuova capitale d’Egitto. La nuova città sarà situata a breve distanza del Cairo, ospiterà fino a 7 milioni di abitanti e sarà costruita come una SmartCity.

Avrà anche un quartiere degli affari con una ventina di grattacieli, un parco di dimensioni doppie rispetto al Central Park di New York, laghi artificiali, circa duemila istituti scolastici, un parco tecnologico e innovativo, 663 ospedali e cliniche, 1.250 moschee e chiese, 40mila camere d’albergo, un grande parco ludico e ricreativo a tema, di dimensioni quadruple rispetto a Disneyland, campi di pannelli solari con un’estensione superiore ai 90 chilometri quadrati, 10mila chilometri di nuove strade, un collegamento ferroviario con l’attuale capitale del Cairo e un nuovo aeroporto internazionale. L’obiettivo è quello di realizzare la più grande città artificiale del pianeta.

Oltre ai palazzi istituzionali la nuova capitale avrà anche il più alto grattacielo del continente africano. L’idea di fondo è quella di disporre di una città più funzionale, comoda da raggiungere e facile da girare, più moderna e meno caotica e al centro delle iniziative economiche del Nord Africa. Ad essere interessati al progetto, firmato dagli architetti statunitensi Skidmore, Owings e Merrill, non sono solo investitori egiziani, ma anche cinesi e degli Emirati Arabi. Opportunità interessanti anche per i Paesi del Mediterraneo e per le imprese italiane. Il futuro delle città del Nord Africa deve guardare alla cooperazione internazionale e alla promozione di politiche urbanistiche legate alla sostenibilità e all’approccio “green”. “MedaWeek è lo spazio di chi vuole abbattere i muri ancora esistenti e tessere una nuova rete di cooperazioni, dialogo e sinergie per affrontare le sfide globali del prossimo futuro. Soltanto uniti possiamo costruire progetti di ampio respiro e fortemente impattanti per dare risposte alle politiche economiche aggressive di potenze mondiali come Usa e Cina, alla legittima ricerca di una vita dignitosa da parte di tutte le persone, alle pari opportunità, ai cambiamenti climatici, alla sicurezza dei cittadini e alla necessità di costruire spazi compatibili con la qualità della vita.

Tutte queste sfide passano attraverso l’impegno dei governi e delle persone, ma anche, e soprattutto, dalla capacità di investire, ideare, finanziare e innovare di chi fa impresa. L’economia e la modernità devono essere al servizio di un mondo migliore da lasciare ai nostri figli”, ha dichiarato Sergio Passariello Fouder e ceo dell’Euromed International Trade, che partecipa ai lavori di Barcellona per avviare nuove opportunità di cooperazione e commercio tra Italia, Mediterraneo e Paesi del Nord Africa.

Un’occasione per analizzare, approfondire e catturare le opportunità commerciali e di business legate al continente africano, sostenendo, insieme, la necessità di nuove relazioni con l’Europa, attraverso un ruolo attivo ed ecosostenibile nell’area dell’Euro-Mediterraneo.

Aggiornato il 22 novembre 2019 alle ore 13:34