Elezioni nel Regno Unito, Johnson è accreditato del 43 per cento dei voti

Boris Johnson è nettamente in vantaggio su Jeremy Corbyn. Secondo il sito web Politico, i Tories sono accreditati del 43 per cento, il Labour del 34 per cento e i Liberaldemocratici del 12 per cento. L’Ukip, il partito di Nigel Farage “scompare” all’1 per cento. Giovedì 12 dicembre la Gran Bretagna torna al voto per eleggere i 650 membri della Camera dei Comuni, che andranno a comporre il 58esimo Parlamento del Regno Unito, a soli due anni e mezzo dalle elezioni generali del 2017.

La situazione è insolita per la politica britannica, abituata a convivere con assetti parlamentari stabili e poche elezioni anticipate. Londra riflette un clima di incertezza comune a tutto il continente europeo. Nel 2019 si sono tenute elezioni anticipate anche in Grecia, Austria e due volte in Spagna.

Corbyn sembrava in piena rimonta nei consensi. Ma negli ultimi giorni la rincorsa al rivale “storico” si è arrestata. L’alternativa a una maggioranza assoluta dei conservatori è il rischio del cosiddetto “Hung Parliament”. In pratica, una maggioranza “appesa” al voto favorevole di qualche partito minore. Difficile che un governo di questo tipo possa essere guidato da Corbyn che sulla Brexit ha avuto sempre posizioni poco nette e non ha escluso un nuovo referendum. Il protrarsi dell’incertezza sarebbe poco gradito anche alla piazza finanziaria. L’insicurezza potrebbe essere fatta pagare con un ribasso della sterlina.

Il Regno Unito ha un sistema maggioritario relativo. Nel Parlamento entra solo il candidato che ottiene il maggior numero di voti nella propria circoscrizione elettorale, i voti del candidato perdente cadono nel vuoto. Questo ovviamente favorisce i due partiti maggiori, ossia i conservatori e i laburisti, e in passato ha creato equilibri chiari in quanto a rapporti fra maggioranza e minoranza parlamentare. Delle 650 circoscrizioni elettorali presenti in Gran Bretagna, 533 si trovano in Inghilterra, 59 in Scozia, 40 nel Galles e 17 in Irlanda del Nord.

Aggiornato il 10 dicembre 2019 alle ore 18:31