Il 2020 come anno centrale per l’economia di Malta

giovedì 26 marzo 2020


L’ubicazione di Malta al centro del bacino del Mediterraneo rende l’isola intimamente legata al Mediterraneo. Il destino e le problematiche dell’intero bacino influiscono maggiormente su Malta che in altri contesti geografici. L’isola influisce molto sulla cooperazione economica e geopolitica tra Europa e Nord Africa e quando il Mediterraneo genera opportunità di crescita, i primi risultati positivi ricadono proprio su Malta. La Camera di commercio, dell’impresa e dell’industria di Malta riconosce il 2020 come un anno fondamentale per l’economia dell’isola e quindi per il futuro dell’intero bacino. Quest’anno, la Camera maltese festeggia i 172 anni dalla fondazione, lanciando un documento programmatico di azione economica e di sostenibilità ambientale. Come ribadito da David Xuereb, presidente della Camera di commercio, dell’industria e dell’impresa di Malta, “l’azione economica dell’isola pone i propri pilastri su due linee programmatiche: conseguire una crescita economica intelligente, legata all’innovazione e allo sviluppo tecnologico e puntare allo sviluppo sostenibile”.

La nuova progettualità lanciata per il periodo 2020-2025 vede l’economia del Mediterraneo alle prese con una guerra commerciale tra Usa e Cina e un rilancio internazionale delle politiche protezioniste. L’Europa e i Paesi del Mediterraneo possono fare la differenza e Malta punta su tale fattore geopolitico. Le autorità di Malta e la Camera di commercio maltese sono consapevoli dei punti di forza del paese descritti e riportati dal Rapporto 2019 della Commissione europea, che ha confermato la crescita economica del paese anche per il nuovo anno. Il rapporto conferma anche la solidità del settore bancario ma la sfida che resta aperta è quella di lavorare ancora più intensamente, e per il bene di tutto il bacino del Mediterraneo, ad uno sviluppo sostenibile e a lungo termine, che sappia guardare positivamente anche alla cooperazione con i paesi del Nord Africa.

Una visione ribadita anche da Sergio Passariello, ceo di Malta Business, network europeo di consulenza e servizi che, in occasione dei 172 anni dalla fondazione della Camera di commercio, dell’impresa e dell’industria di Malta, ha ribadito: “I dati economici, al netto dell’emergenza in atto, confermano che l’economia maltese continua a crescere, attestandosi tra quelle più in salute nello scenario europeo. Ma nelle nostre analisi stiamo evidenziando da tempo come la rincorsa alla crescita e alla ricchezza sia accompagnata sempre di più da un’attenzione agli aspetti qualitativi dello sviluppo, incentrati sulla sostenibilità e il benessere delle persone, ma anche nella coltivazione di rapporti internazionali e nella ricerca delle migliori opportunità in nuove aree in via di sviluppo. Su questo il Governo locale sta lavorando con una consapevolezza crescente”.

La Camera di commercio, dell’impresa e dell’industria di Malta ha elaborato un documento, rilanciato anche dall’Association of the Mediterranean Chambers of Commerce and Industry (Ascame), che ha raccolto ben 59 raccomandazioni ed è stato redatto con la collaborazione e la consultazione di 26 dirigenti di impresa, amministratori delegati e presidenti societari di Malta. L’isola è diventata da tempo una sorta di “hub finanziario low cost”. Molti sono gli elementi che contribuiscono a rendere attrattiva Malta, su tutti un sistema fiscale competitivo e attrattivo per le imprese. Un ecosistema economico e politico che ha contribuito a diversificare l’economia che, fino a qualche decennio fa, aveva quasi esclusivamente nel turismo la sua ragion d’essere. Attualmente non è più così e sempre più imprese italiane e del Mediterraneo guardano a Malta come ad un luogo ideale per intrattenere affari. La sua particolare posizione politica aiuta tale progettualità grazie ad un’unione tra la cultura mediterranea, europea e l’appartenenza al mondo anglosassone con la storica adesione ai Paesi dell’Organizzazione del Commonwealth.


di Domenico Letizia