Giappone: il premier Abe si dimette per questioni di salute

Il premier giapponese Shinzo Abe ha confermato l’intenzione di dimettersi a causa del deteriorarsi delle sue condizioni di salute, per via della colite ulcerosa di cui soffre da tempo. “Il mio attuale stato di salute, a seguito dei recenti controlli, non mi consente di concentrarmi sulle questioni più importanti che riguardano il governo, ed è il motivo per cui intendo farmi da parte”, ha detto il premier nel corso di una conferenza stampa trasmessa in diretta dalle reti nipponiche.

Nel rispondere alle domande dei giornalisti il capo dell’esecutivo nipponico ha detto che continuerà a seguire il trattamento medico previsto per la sue condizioni mediche, aggiungendo che le ultime visite ospedaliere effettuate a partire da giugno lo hanno convinto a prendere la decisione di lasciare l’incarico. Abe - che è diventato il premier giapponese al governo da più tempo di sempre appena lo scorso lunedì - ha detto di non aver in mente un nome per la sua successione, spiegando che seguirà le selezioni del candidato del partito liberal-democratico attualmente al governo e l’eventuale esito della maggioranza parlamentare. Nel corso dell’incontro con la stampa Abe ha anche accennato alle nuove misure di sostegno per prevenire una seconda ondata del coronavirus e il previsto allentamento delle restrizioni per l’ingresso dei cittadini stranieri, a partire dal primo settembre. Sulla scia delle sue dimissioni, è già partito il totonomine dei media nipponici sul possible successore del capo dell’esecutivo. A guidare la lista ancora un a volta il 63enne Shigeru Ishiba, già ministro della Difesa e precedente sfidante di Abe alla guida del partito liberal-democratico. Tra i favoriti anche l’attuale ministro della Difesa Taro Kono, che ha ricoperto anche il ruolo di ministro degli Esteri nel precedente consiglio dei ministri di Abe. Nella lista anche l’attuale capo della commissione di vigilanza del partito conservatore, Fumio Kishida, il 71enne capo di Gabinetto Yoshihide Suga - uno dei più fedeli alleati di Abe - e il ministro delle Finanze Taro Aso, che ha già servito come capo del governo per un breve periodo alla fine del 2008.

 

Aggiornato il 28 agosto 2020 alle ore 12:12