Ucraina, raid e tentativi di tregua

Raid delle forze russe su Mariupol: oltre trenta attacchi nelle ultime 24 ore sull’acciaieria Azovstal. Questo quanto indicato dal reggimento Azov sul canale Telegram. Mentre António Guterres, segretario generale dell’Onu – nel giorno dell’incontro con il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov – ha detto: “Cessate il fuoco il prima possibile”. Allo stesso tempo, la Cina avrebbe indicato di non cercare un terzo conflitto mondiale, lanciando allo stesso tempo un appello per un accordo di pace.

Gli attacchi

Il servizio stampa di Energoatom, operatore nucleare statale dell’Ucraina, citato da Ukrinform, ha fatto sapere: “Il sorvolo di missili a bassa quota proprio sopra il sito della centrale, dove si trovano sette impianti nucleari, comporta rischi enormi. I missili possono colpire uno o più impianti nucleari, è una minaccia di catastrofe nucleare e radioattiva per tutto il mondo”.

Aiuti a Kiev

Lloyd Austin, segretario della Difesa americano, ha notato: “L’urgenza della situazione è nota a tutti. E noi possiamo fare di più”. Intervenuto a Ramstein, in Germania, in un vertice straordinario a sostegno dell’Ucraina, ha proseguito: “Oggi siamo qui riuniti, oltre 40 Paesi, per aiutare l’Ucraina a vincere la battaglia contro la Russia. L’Ucraina ha fatto un lavoro straordinario nel difendersi dalla aggressione russa e la battaglia di Kiev entrerà nei libri di storia. Ma ora la situazione sul campo è cambiata, con l'offensiva nel sud e nel Donbass e dobbiamo capire di cosa ha bisogno l’Ucraina per combattere. C’è un senso di urgenza che tutti comprendiamo, faremo il possibile, compresa la mobilitazione della nostra base industriale”.

Carri armati da Berlino e Lavrov

Tra le altre cose, il Governo tedesco darà l’ok all’invio di carri armati all’Ucraina. Questo almeno stando a quanto segnalato da una fonte governativa. Parallelamente, Lavrov ha rimarcato: “I nostri obiettivi sono principalmente proteggere la popolazione civile e siamo pronti a collaborare con i nostri colleghi delle Nazioni Unite per alleviare la difficile situazione della popolazione civile”. Però “noi apriamo i corridoi, e questi sono ignorati dal battaglione Azov, che sfoggia le svastiche delle Ss, e non ci permettono” di intraprendere l’evacuazione. Non solo: “Kiev si è vergognata di mostrare alla comunità internazionale queste immagini” (relative alle svastiche). Infine, per quanto concerne i negoziati, Lavrov ha sottolineato che ben tre tavoli si sono susseguiti in questi 50 giorni, ma “il presidente ucraino ha detto di non aver ricevuto il nostro testo di proposta di negoziato”.

L’intervento di Zelensky

Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, nell’ultimo videomessaggio ha detto: “Tutti nel mondo, anche coloro che non ci sostengono apertamente, concordano sul fatto che è in Ucraina che si decide il destino dell’Europa e della sicurezza globale, il destino del sistema democratico. La Russia può spendere enormi risorse per sostenere la guerra e per opporsi anche all’intero mondo libero, ma le lezioni della storia sono ben note: se hai intenzione di costruire un Reich millenario, perdi”. Inoltre, ha specificato: “Molte città e comunità sono ancora sotto il controllo temporaneo dell’esercito russo. Ma non ho dubbi che sia solo questione di tempo prima di liberare la nostra terra. In due mesi hanno usato più di 1.100 missili contro di noi, ma non hanno ottenuto nulla e non ci riusciranno. Un mese fa dovevamo ancora convincere diversi Paesi che scommettere sull’Ucraina significa vincere. E ora lo sanno tutti”.

Aggiornato il 26 aprile 2022 alle ore 15:58