Mariupol: prosegue l’evacuazione dei civili

Va avanti l’evacuazione da Mariupol. Allo stesso tempo nella città, come riferito dal vicecomandante del reggimento Azov, i russi avrebbero lanciato l’assalto all’acciaieria Azovstal. Le forze russe, intanto, stanno proseguendo nella propria riorganizzazione, probabilmente in attesa degli attacchi verso Mykolaiv, Kryvyi Rih e Zaporizhia, nella zona Sud del Paese. A tal proposito, il think tank statunitense Institute for the Study of War (Isw) ha precisato che i russi stanno bombardando sulla linea del fronte Donetsk-Lugansk. Invece, per quanto riguarda il versante Sud-Est, in mattinata sono scattate le sirene antiaeree a Dnipro e Zhaporizhia.

Il conflitto russo-ucraino

Oleksandr Starukh, governatore regionale, si è rivolto ai residenti di Vasylivka e Tokmok e li ha invitati a utilizzare il corridoio verde che è stato aperto per facilitare l’evacuazione dei civili. Nel frattempo, Mosca ha riferito che a Odessa è stato bombardato un hangar con armi provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti. Allargando lo sguardo alla parte Nord-Est, ovvero sul fronte di Kharkiv, nelle ultime ore gli attacchi russi – in base a quanto indicato dal governatore regionale, Oleh Synehubov – hanno causato un morto e tre feriti. A Est, come indicato dall’ufficio del presidente ucraino, tre civili sarebbero deceduti a seguito dei bombardamenti russi a Vuhledar, città nella regione di Donetsk. Combattimenti sono stati segnalati anche a Izyum.

“Dispersi” autobus con rifugiati evacuati da Mariupol

Vadym Boichenko, sindaco di Mariupol, ha rivelato: “Solo tre dei 14 autobus di evacuazione con i rifugiati di Mariupol hanno raggiunto il territorio controllato dal Governo ucraino. Il destino delle persone che si trovano nei restanti undici autobus è sconosciuto: questi undici autobus sono scomparsi da qualche parte, dovevano andare verso Zaporizhzhia nella parte controllata del nostro Stato, ma si sono persi da qualche parte”. E poi gli autobus, ha proseguito Boichenko, “si perdono in questi centri di filtraggio, purtroppo, gli occupanti rapiscono i nostri residenti, e oggi questo sta succedendo”.

“Sanzioni sul petrolio russo”

Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha annunciato: “Sono fiducioso che il Consiglio imporrà in via imminente altre sanzioni, in particolare sul petrolio russo. Stiamo sanzionando la Russia per esercitare una pressione economica, finanziaria e politica sul Cremlino. Il nostro obiettivo è semplice: rompere la macchina di guerra russa”.

Aggiornato il 03 maggio 2022 alle ore 15:32